Buon compleanno X: Rebirth, forse siamo noi a non averti ancora capito!

In origine, volevo scrivere un articolo simile a questo articolo ieri come annuncio sul gruppo Steam, ma non sono riuscito a trovare le parole giuste per iniziarlo e, inoltre, la bassissima partecipazione dei membri in quel gruppo – ovvero non c’è – mi ha portato a desistere dal farlo Forse, vedere qualcosina in più dei soliti tre o quattro pollici all’insù potrebbe risultare simpatico…

Poi mi sono ricordato di avere un blog tutto mio da portare avanti!

È passato un anno dalla pubblicazione di X Rebirth e posso tranquillamente affermare che questo gioco è cambiato in maniera radicale ad ogni aggiornamento, sia prima che dopo l’uscita. Non so cosa c’è sotto il cofano – o meglio lo so, ma non in maniera approfondita – ma credo che alla Egosoft siano riusciti a creare un motore di gioco veramente malleabile, perché altrimenti non mi spiegherei come sia possibile ogni volta aggiungere delle caratteristiche nuove con dei semplici script. Praticamente, ad ogni patch aggiungono un mod nuovo fatto da loro.

In tutto questo tempo mi sono sempre chiesto come giocare al meglio perché l’interesse di questo gioco era dire basta al passato. Motore nuovo, meccaniche nuove, idee nuove, inutile continuare con il vecchio sistema. Parlando con dei veterani dei giochi di X, dove con la parola “veterano” intendo che hanno giocato a X-BtF nel 1998, la sensazione di rigiocare al primo capitolo della saga era veramente forte: una sola nave da riparare che sarebbe rimasta con noi per sempre, uno spazio sconosciuto da esplorare e da capire, numerose navi ai nostri ordini che però non potevamo pilotare. Molto diverso da quanto ero abituato a fare.

Come molti di voi, anche io ho giocato ai vari giochi successivi a X2 sempre nello stesso identico modo perché, grafica a parte, le meccaniche erano sempre quelle ed erano anche molto basilari e semplici, al contrario di quello che viene costantemente detto da chi non le ha mai volute capire. C’era un menu per ogni cosa e ogni cosa la si trovava in un menu. Spostarsi nei menu era veramente semplice e si potevano richiamare con le opportune scorciatoie. Occorreva ricordarsi che per dare un ordine ad una nave bisognava prima chiamarla, via mappa oppure via menu delle proprietà. Credo che la cosa più difficile sia capire che nelle fabbriche si comprano i prodotti e si vendono le risorse, non  il contrario. Tutte cose a dir poco semplici. Ecco, tutto questo in XR non vale più, quindi occorre iniziare nuovamente da capo.

Due anni fa o forse meno, ero arrivato ad un punto con Albion Prelude chiedendomi se il metodo canonico di gioco fosse quello corretto oppure se tutti, me compreso, avevano semplicemente preso la strada corta che avevamo imparato in X2, o anche prima, continuando a ripeterla come delle macchine. Il metodo canonico di cui parlo credo sia il modo in cui tutti giocano: ho una nave, cerco di migliorarla facendo missioni, i soldi arrivano dalle mie stazioni/complessi, l’obiettivo è poco ambizioso (qualche stazione, supportare lo svolgimento delle trame). Lo standard per TC/AP (li prendo ad esempio perché sono quelli più giocati attualmente) vuole che le navi siano le più comune e semplici da possedere: un Nova, una Springblossom, un Boreas, fine dei giochi. I complessi costruiti, sempre per TC/AP, sono di solito quelli di prodotti illegali messi in settori sconosciuti. Chi già ha un po’ di pazienza si compra una Cobra e fa qualche abbordaggio giusto per collezionare tutte le navi. Chi si annoia dopo le prime ore installa qualche mod-cheat e va avanti un’altra ora prima di rinunciare completamente al gioco perché “troppo difficile” (sì, certo,… come no…). È veramente raro trovare un giocatore che sperimenta nuovi metodi di giocare e che è capace di dire “No! Non mi comporto come tutti gli altri!” e si diverte a modo suo come a lui piace.

In un paio di partite, durate troppo poco a dire il vero, avevo provato a sperimentare nuovi metodi di gioco. Partite basate sul non avere stazioni per spremere a fondo la parte di combattimento. Partite senza sparare un colpo per spremere l’economia. Partite basate sulla gestione delle proprie navi e non sul prendere la solita nave invincibile. Partite legate ad un’unica razza (giocare ad AP da Terrestre senza mai usare una Spring e invadere gli Argon con le proprie è un’esperienza EPICA!). Tutti test da cui ho ricavato dei risultati interessanti – che potrei anche pubblicare un giorno, da qualche parte… forse… se li trovo ancora.

L’XFF – di tre anni fa! – era già un altro modo di giocare più nuovo, divertente e appassionante, ma non è durato molto e trovare ogni volta i partecipanti è dura e soprattutto è qualcosa che si situa agli estremi delle capacità del gioco. Un’esperienza veramente coinvolgente e nuova sotto tutti i punti di vista.

Questo approccio analitico l’ho applicato anche a X Rebirth. Quello che ne è uscito è stato strano: il metodo canonico non è per niente applicabile e nemmeno esiste! E non parlo della mancanza di navi ma della mancanza e diversità delle meccaniche! Se uno vuole giocare a XR come se fosse in TC perché “vuole sfruttare la sua esperienza” non solo si ritrova spaesato ma viene anche castigato: l’approccio è totalmente differente. Molte critiche che ho letto in giro riguardavano sempre il confronto con i giochi precedenti, ma secondo me questo confronto non è possibile e non va fatto. Un esempio molto semplice: nei giochi della trilogia per comprare una nave questa veniva spawnata ad un cantiere e gestita da un computer di bordo; in XR dobbiamo costruirla e poi dotarla di un euipaggio. Stazioni? Peggio ancora! Non basta più un TL ma servono anche le risorse per costruirla e l’equipaggio per gestirla. Vogliamo prendere una nave? L’abbordaggio è simile dato che dobbiamo difendere le scialuppe e distrarre la nave, ma poi dobbiamo anche portare l’equipaggio e portarla via in salvo! Facciamo anche un esempio commerciale. Nella trilogia c’era il fantomatico Software Commerciale Mk3 che permette di rendere autonoma una nave; ora invece le navi sono tutte dei MORT, un sistema per gestire i mercantili che pochi utilizzano perché occorre pensare prima di comprare.

Questi sono solo degli esempi sul perché è inutile comparare i giochi e trovo un peccato che si comparino giochi differenti perché si fa un paragone azzardato. Esagerando, potrei dire che la parte FPS sulle stazioni è fatta male perché in Unreal Tournament ci sono le armi e qui no. Come detto, ho esagerato, ma è quello che il mio cervello pensa quando leggo certe comparazioni. E sinceramente, non mi sembra che la gente faccia comparazioni tra Starcraft e Age of Empires (sì ho letto chi ha fatto paragoni e sto ancora ridendo ora per le motivazioni…).

Quindi per quelli che non amano leggere le divagazioni di un vecchio corsaro dalla barba lunga, per favore, smettetela di fare paragoni tra giochi differenti e giocateli. Non vi piacciono? Ditelo! Non campate scuse e ricordate che da quando è uscito X Rebirth, tutti gli altri giochi di X sono ancora pienamente giocabili e nessuno verrà a cancellarli dai vostri hard disk 😉

Cronologia in formato PDF

A metà opera, circa, KIBIUSA sul vecchio forum di X mi chiese se gentilmente potevo fare una versione stampabile di tutti gli episodi della cronologia. Da allora mi sono messo a trascrivere e impaginare ogni singolo episodio in un’opera che spero diventi un punto di riferimento per i pochi, purtroppo, che vogliono sapere i vari retroscena dell’Universo di X, indipendentemente dai giochi.

Sfortunatamente, questo documento doveva venir completato venerdì ma una serie di episodi spiacevoli accaduti a me e al mio gruppo di corsari ha portato alla cancellazione temporanea del progetto. Dopo due giorni di riflessione mi sono ricordato del mio mantra che rispetto e mi segue da ormai più di un annetto. È stupido lasciare a metà un lavoro ben avviato ed è ancora più stupido penalizzare l’intera community quando gli ingrati verso i miei lavori , e nostri  lavori se prendiamo in considerazione tutto il gruppo con cui praticamente condivido una delle esperienze di collaborazione più belle mai fatte nella mia vita. sono stati unicamente un paio di casi isolati. Ok, è rimasta una ferita che sarà difficile da ricucire ma, Ehi! Sono Mr. D.! Io sono “famoso per essere famoso”, come mi hanno detto oggi in chat Steam! Io me ne sbatto delle critiche distruttive, delle falsità e del pensiero altrui.

Fin quando ci sarà una persona che troverà UTILE il lavoro che faccio e facciamo con tanta passione, io sarò contento e pronto a completarne uno nuovo.

Quindi vi lascio con il mio ennesimo lavoro, l’intera cronologia di X aggiornata, riveduta e rammendata stampabile, in due versioni.

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Cronologia di X HD

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Cronologia di X SD

Buona lettura. Ci si vede nello spazio 😉

Cronologia di X – 14 – L’Oblio

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Il Dr. Marteen Wenters entrò in criostasi nel 2099 a bordo della nave Terraformer CPU #deff e sparì nelle profondità dell’universo, fino al 2932, 762NT quando la spedizione Jonferson-Nedhla scoprì la camera di ibernazione criogenica a bordo di una nave TF/CPU alla deriva nello spazio. Winters venne riportato in vita con successo e ritornò nella Comunità dei Pianeti con Jonferson. La Comunità dei Pianeti era appena uscita dalla Guerra del Commercio contro gli Yaki ed era entrata in crisi a causa di problemi di politica interna e di agitazioni economiche. Fu in quel contesto che Winters tentò di far ripartire il progetto Terraformer, ma senza successo: nessun governo della Comunità era disposto a sostenerlo. Per questo motivo Winters offrì i suoi servizi ai Beryll, un’organizzazione specializzata nel furto e nel commercio di tecnologia avanzata.

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A quei tempi i Beryll erano una branca del Sindacato Yaki e soprattutto erano molto mobili. Non disponevano di stazioni o basi, ma solo di punto di ritrovo, conosciuti dai clienti, e delle basi mobili. I Beryll, furono d’accordo nel fornire a Winters risorse illimitate in cambio della sua conoscenza e dell’accesso alla tecnologia Terraformer e Xenon. Questo accordo, oltre ad avere uno strepitoso successo, venne ritenuto illegale a livello universale. Per raggiungere i suoi sogni, Winters divenne un criminale.

Mentre le relazioni diplomatiche tra la Federazione Argon e la Terra, il governo Argon si vide costretto verso il 2940, 770NT a contattare Marteen Winters per ottenere un aiuto tecnologico: solamente una flotta Terraformer avanzata avrebbe potuto tenere testa alla tecnologia Terrestre. Sfortunatamente, lavorare con Winters significava lavorare con i Beryll. Anche se riluttante il Servizio Segreto Argon fu costretto a cedere parte delle operazioni sotto copertura nel Sistema Solare ai Beryll.

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Anche se l’idea originaria voleva essere solo una dimostrazione di forza, nella primavera del 2946, 776NT le preparazioni per l’invasione della Terra vennero completatote.  Sfruttando le ricerche sottratte ai Paranid durante il Conflitto Kha’ak, gli Argon costruirono una coppia di portali, posizionandone uno nel Sistema Solare e uno in una regione sconosciuta dello spazio, per far arrivare la propria flotta di Terraformer nel cuore dello spazio Terrestre e mantenere operative le linee di rifornimento. L’attacco avrebbe avuto inizio con una serie precisa di sabotaggi operati da un gruppo di agenti dei Servizi Segreti scelti. Sotto il comando del generale Split Neham t’Gllk iniziò l’offensiva contro la Terra. L‘attacco più devastante l’avrebbero compiuto gli agenti sotto copertura Saya Kho e Sherman Hiatudistruggendo completamente il Tours Aeternal il 5 Febbraio 2948 e perdendo la sua vita in un rimorso di coscienza: invece di porre fine alle diatribe e trascinare i governi ad un tavolo diplomatico, Saya fece scoppiare una delle guerre più devastanti della storia dell’Universo di X.

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Nel 2946, 776NT, quasi 900 anni dopo la prima, ebbe quindi inizio la Seconda Guerra Terraformer. Anche se i Terraformer impiegati non erano auto-coscienti, erano comunque equipaggiati con motori ad antimateria, armi avanzate e dispositivi di salto. Sfruttando le debolezze studiate per mesi nella rete di sicurezza Terrestre, i Terraformer iniziarono ad attaccare in più settori il Sistema Solare, minando le linee di produzione e le stazioni di difesa. Le flotte ATF e USC, anche se temprate da anni di attesa, si dovettero disperdere nell’intero Sistema Solare per rispondere ai numerosi attacchi. Due anni di guerra dopo, solamente il sacrificio del Tenente Colonnello Elena Kho avrebbe salvato il Sistema Solare. In una manovra simile a quella compiuta durante la Prima Guerra Terraformer dal Capitano Nathan R. Gunne, i Terraformer vennero trascinati attraverso un portale, aperto su un buco nero, e distrutti.

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Gli anni del Conflitto Terrestre e della Seconda Guerra Terraformer sono considerati gli anni più turbolenti per la Comunità dei Pianeti. Continuamente in lotta, con crisi economiche ovunque e politicamente fragili e con la costante pressione dei Terrestri a imporre le loro leggi, i governi della Comunità dei Pianeti si stavano indebolendo sempre di più.

Per sostenere lo sforzo bellico della Comunità dei Pianeti e del Sistema Solare, i relativi governi lanciarono in tutto l’universo delle operazioni minerarie. Nel 2946, 776NT la Federazione Argon scoprì quello che in futuro sarebbe diventato un settore chiave per la storia dell’Universo di X: Albion, un pianeta sull’orlo di un cataclisma planetario. Un anno dopo, i Terrestri avrebbero lanciato un’operazione mineraria verso un sistema solare sconosciuto ancora in formazione nell’orbita di una gigante rossa.

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Sfortunatamente, questa ricerca disperata di risorse avrebbe favorito il crescente potere delle Corporazioni. Plutarch Mining Corporation, Jonferco, Strong Arms sono solo alcune delle corporazioni che hanno iniziato a crescere alle spalle dei governi Argon e Split. Ignorando completamente la politica e le leggi di Terrestri e Argon, la Jonferco entrò in possesso di importanti tecnologie Terrestri cedendo alcune informazioni mediche Argon. Grazie a questo scambio iniziò il progetto Ipervie Jonferson Corporation. L’idea era molto semplice: sfruttare gli Acceleratori TransOrbitali Terrestri per accelerare gli spostamenti all’interno di un sistema solare e diventare indipendenti dai portali. Con le Ipervie si potevano facilmente esplorare interi sistemi invece di accontentarsi di orbite o lune collegate dai portali. I primi prototipi vennero costruiti ad Albion per accelerare la raccolta delle risorse.

E furono proprio queste risorse a richiamare l’attenzione della Plutarch Mining Corporation, che spostò la sua base operativa da Cintura d’Asteroidi, settore ormai spolpato da qualsiasi risorsa, ad Albion. Nello stesso settore arrivarono anche alcune fazioni minori come i Beryll che avevano scelto alcune zone remote del sistema come base operativa per le loro missioni.

Il potere delle corporazioni venne chiaro il 17 Dicembre  2947, 777NT qundo la rete di portali iniziò a cedere. Nel giro di pochi mesi, tutti i portali dell’Universo di X si sarebbero spenti.

All’inizio, alcuni portali nei territori Split si spensero di colpo, isolando interi pianeti dal resto dell’universo. In cerca di alleati nella sua lotta contro i Terrestri, il governo Argon diede il controllo del Multiportale Xenon alla Atreus. Il primo compito affidato alla Atreus era proprio quello di organizzare delle linee di rifornimento per i settori isolati della Famiglia Zyarth utilizzando appunto il Multiportale.

Lo spegnimento dei portali creò il panico in molte parti dell’universo, mentre alcuni vedevano questo evento come il segnale per agire. Stabilizzata la situazione nel Sistema Solare, anche se a prezzo del Torus e di molti morti, nel 2948, 778NT i Terrestri passarono al contrattacco. Sfruttando la stessa rete di contro-spionaggio della Federazione Argon, i Terrestri vennero a conoscenza della posizione di tutte le tecnologie rubate prima del conflitto. Tecnologie come prototipi, Segnali di Salto, Jumpdrive Afocali, fabbriche e catene di produzioni ma anche della posizione del Multiportale Xenon. I sabotaggi distrussero completamente le linee di rifornimento Argon e minarono la loro capacità di produzione, ma i Terrestri andarono oltre: presero il controllo anche del Multiportale. Con un’azione ben organizzata, i Terrestri sfruttarono un tentativo della Atreus di salvare dei prigionieri di guerra sfruttando il Multiportale. Invece di salvare i prigionieri, le navi Atreus nel Multiportale vennero attaccate e la stazione conquistata. Questa azione segnò l’entrata in guerra dei Boron, neutrali fino a quel momento, contro i Terrestri.

Anche la Strong Arms iniziò a prendere il sopravvento sulle varie famiglie Split. Indebolite, sempre in lotta tra di loro e senza la benché minima idea di un’economia, le famiglie Split si rivolsero alla Strong Arms per i rifornimenti di navi, armi e munizioni. Addirittura, la Strong Arms venne ingaggiata per recuperare la sposa del generale della Famiglia Rhy, scappata prima del matrimonio. Durante le operazioni di ricerca, successe un incidente ad un prototipo Strong Arms. Il Jumpdrive della nave entrò in conflitto con i sistemi di navigazione compiendo un salto afocale nel buio. La nave giunse in un cimitero Xenon, un enorme zona di detriti Terraformer. Al suo ritorno il pilota parlò dello scambio automatico di informazioni con un ricognitore Xenon e di come centinaia di incrociatori Xenon fossero stati ammassati e preparati per compiere un assalto contro l’Universo di X. Mentre si credeva che gli Xenon fossero stati sconfitti nel secondo Conflitto Xenon, in realtà si stavano solo adattando alle nuove tattiche di combattimento e sviluppando nuove devastanti armi.

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La notizia non venne presa in considerazione dalle fazioni coinvolte nella guerra. Solamente quando gli Xenon iniziarono ad attaccare i settori di Sole Nero e Segaris con centinaia di navi, aprendo un nuovo fronte comune, vennero instaurati dei negoziati per la dichiarazione di un cessate-il-fuoco. I negoziati vennero sabotati da degli agenti Beryll e le trattative non andarono a buon fine. La guerra ormai era aperta su due fronti: da una parte Terrestri contro le razze della Comunità dei Pianeti, dall’altra gli Xenon contro Terrestri e Argon su due fronti distinti.

I negoziati risultarono duplicemente inutili. Indipendentemente dall’esito, i portali si sarebbero spenti qualche giorno dopo. Tutti i collegamenti, i commerci, le comunicazioni, le alleanze, le federazioni planetarie, gli accordi cessarono di esistere e l’intera galassia cadde nel caos più silenzioso che sia mai esistito. Ebbe inizio uno dei periodi più oscuri della storia: l’Oblio.

Nel 2971, 801NT dei droni messaggeri partiti da Terra Paranid arrivarono a Nishala, pianta natale dei Boron, e su Terra Argon. I Paranid riuscirono in un qualche modo a triangolare la reale posizione di questi pianeti delle altre razze. Anche se ancora senza portali, i droni messaggeri permisero una comunicazione tra le razze.

Nacque così l’Alleanza delle parole.

Cronologia di X – 12 – Conflitto Kha’ak

Non si può iniziare a parlare del Conflitto Kha’ak, uno dei conflitti principali dell’Universo di X, senza parlare di Julian Gardna. Il ragazzo nasce nel 2917,747NT su Argonia City, pianeta Terra Argon. È il figlio di Kyle William Brennan e della Goner Ninu Gardna ed ha un fratello, Carl. A causa di alcune incompatibilità tra di loro, i genitori di Julian si separarono nel 2919,749NT. La madre prese con se il figlio e tornò al Tempio Goner prima di iniziare un pellegrinaggio attraverso la comunità dei pianeti cercando un luogo adatto dove crescere suo figlio.

In seguito ad una serie di sfortunati eventi, madre e figlio arrivano sulla Turpentine Station nel 2928,758NT, il quartier generale degli Yaki. Vivendo qui, Julian fa rapidamente amicizia con i bambini delle famiglie Yaki e inizia a compiere crimini prevalentemente di carattere informatico, prima di passare a veri e propri furti di navi e merce e rapine a mano armata. Nel territorio Yaki, Julian fa amicizia con un ex commerciante Argon, in realtà un infiltrato Argon tra gli Yaki, di nome Brett Serra con cui stringe una forte amicizia e un patto criminale.

Nel 2933,763NT, durante il tentativo di rubare una nave Argon, Julian e Brett vengono arrestati dalle forze di sicurezza della Federazione e inviati su Terra Argon come prigionieri per scontare una pena detentiva di cinque anni. Durante il trasporto, però, i due prigionieri vengono trasferiti sull’Argon One per ordine del capo dei Servizi Segreti Argon, l’Ammiraglio Ban Danna, grande amico di Kyle Brennan. Invece di punirli, Ban Danna arruola i due ragazzi, in tempi differenti, nelle file degli agenti della Federazione Argon.

Nel 2934, 764NT Julian entra a far parte della TerraCorp, la Corporazione fondata da Kyle Brennan per svolgere ricerche sul Jumpdrive e trovare un tentativo per tornare sulla Terra. Purtroppo, poco prima che Julian entrasse a far parte della corporazione, Kyle Brennan viene dato per disperso.

Nello stesso anno i Kha’ak iniziano ad attaccare l’Universo di X: il settore Confini della Federazione viene spazzato via dall’universo dopo un massiccio attacco Kha’ak. Da quel momento gli attacchi Kha’ak continuarono ad aumentare coinvolgendo anche le altre razze della Comunità dei Pianeti.

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Gli attacchi Kha’ak diventano sempre più frequenti fin quando la Federazione Argon non dichiara guerra aperta a questa razza aliena. Una base d’infiltrazione Kha’ak viene trovata e distrutta nel settore Cintura d’Asteroidi. Nel frattempo le ricerche per ritrovare Kyle Brennan portano alla riscoperta dell’AP Gunner.

Grazie all’aiuto dello scienziato Boron Mi Ton e delle sue ricerche sui portali, assieme agli appunti di Kyle Brennan lasciati sull’AP Gunner, vengono triangolate le posizioni dei settori di provenienza dei Kha’ak. Non viene trovato alcun portale in questi settori. Viene quindi sperimentato un primo prototipo di Jumpdrive a Coordinate.

Julian trova i rottami della Corvetta del padre alla deriva in un settore Kha’ak assieme ad un’unità dati. All’interno vi è un filmato sulla cattura del padre da parte dei Kha’ak e di come questi abbiano utilizzato le informazioni contenute nella nave per trovare i settori dell’Universo di X e attaccarli.

Kyle Brennan viene fatto prigioniero all’interno di una Nave Madre Kha’ak. La nave madre compare nell’orbita di Omicron Lyrae con l’intento di distruggere il pianeta con un laser orbitale. Il peggio viene evitato solamente grazie all’intervento di Julian Brennan e al sacrificio di Brett Serra, che distruggerà la nave madre permettendo di salvare Kyle Brennan e salvando il pianeta dalla distruzione.

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Nonostante la sconfitta di Omicron Lyrae, gli attacchi Kha’ak continuarono ad imperversare nell’universo. Interi settori appartenenti alle razze della Comunità dei Pianeti vengono rasi al suolo.

Nel 2936, 766NT l’eroe di Omicron Lyrae, Julian Brennan, collabora con le milizie Argon nel tentativo di salvare l’universo dai Kha’ak e trovare una cura per il proprio padre, ancora incosciente. È proprio grazie a Julian che viene scoperto il motivo per cui i Kha’ak hanno attaccato la Comunità dei Pianeti: delle spedizioni minerarie Paranid hanno saccheggiato i loro settori di una risorsa per loro vitale, il Nividio, con lo scopo di costruire dei propri portali funzionanti. È stato proprio questo furto a scatenare l’alveare.

Nel 2938, 768NT, in seguito alle numerose accuse provenienti dalla Comunità dei Pianeti, i Paranid bloccano i loro settori a tutte le razze non-Paranid, iniziando una nuova guerra fredda. Nello stesso periodo rivendicano il possesso sul neo scoperto Cimitero degli Eretici, settore alle porte del territorio Argon di Omicron Lyrae. Temendo un attacco da parte dei Paranid, gli Argon iniziano ad infiltrare agenti segreti nel territorio Paranid. Grazie a Julian Brennan, anche lui infiltratosi, gli Argon scoprono un impianto per la raffinazione del Nividio e la costruzione di Portali.

Nello stesso periodo Kyle Brennan si sveglia, fugge dalla nave in cui è ricoverato e riesce ad infiltrarsi nell’impianto di raffinazione Paranid, rubando un TL carico di portali. Il Terrestre raggiunge in seguito il settore Cimitero degli Eretici, dove i Paranid avevano intenzione di attivare un primo portale, e con l’aiuto del Goner Ion Battler tenta di collegare il portale Paranid all’antico portale in orbita attorno alla Terra. Nel settore scoppia una feroce battaglia tra le flotte Argon e Paranid, in seguito, attirati dalla massiccia concentrazione di Nividio e dall’attività iperspaziale del Portale, arriveranno anche flotte Kha’ak.

È solamente grazie all’aiuto di Julian che Kyle Brennan riesce a completare la procedura di allineamento e a ricollegare il portale a quello della Terra.

Dal portale ricollegato esce la Prima Flotta Planetaria della AGI Task Force, rivendicando il settore come proprietà del Governo Terrestre ed intimando a qualunque nave, Argon, Paranid, e Kha’ak, id abbandonare il settore. La Terra è di nuovo collegata all’Universo di X.

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Kyle Brennan viene condotto sulla Terra per un rapporto dettagliato della situazione. In seguito anche Elena Kho e una delegazione di diplomatici Argon raggiungeranno il pianeta blu.

Nel frattempo gli attacchi Kha’ak non accennano a diminuire.

Nel 2939, 769 NT, la Federazione Argon completa la militarizzazione di un settore sconosciuto, denominato Settore Argon M148. L’esistenza del settore è nota ai gradi più elevati dei militari della Comunità dei Pianeti, ma il suo accesso è strettamente riservato. L’obiettivo del settore è quello di diventare la futura base operativa congiunta delle forze della Comunità dei Pianeti contro le nuove minacce, come lo fu per i Kha’ak. Nel giro di breve tempo l base divenne operativa con flotte Split di pattuglia, ricercatori Boron al lavoro sulle navi e rifornimenti Teladi. In un primo momento, i Paranid rimasero distaccati.

Sul finire del 2939, 769NT, una coalizione Argon-Split lanciò una serie di devastanti attacchi mirati al cuore dello spazio Kha’ak. Dopo aver reso sicure le linee di rifornimento e garantito l’arrivo di materie prime come minerali e silicio, in modo da assicurare la produzione di armi e munizioni, le flotte della Comunità dei Pianeti riuscirono a creare una testa di ponte nel Settore Kha’ak 841 e a martellare duramente altri due settori. Grazie alle ricerche di alcuni Boron venne identificato l’alveare principale da cui partivano le navi Kha’ak per l’Universo di X: il Settore Kha’ak 926. Una imponente flotta comprendente navi di tutti i governi e corporazioni. L’alveare venne distrutto e gli attacchi Kha’ak cessarono per sempre.

Questa era la prima volta che una coalizione comprendente tutte le razze combatteva per la difesa di tutti.

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Cronologia di X – 11 – Grande Guerra del Commercio

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Gli Yaki sono un gruppo pirata creato nell’anno 2905, 735NT da Moo-Kye, una femmina Argon Pirata senza radici e la loro storia è alquanto strana e nel contempo complessa. Uno dei personaggi principali della storia Argon durante il periodo Yaki è sicuramente Brett Serra.

Brett inizia la sua carriera nella marina spaziale Argon pochi anni prima del 2928, 758NT. In quell’anno gli Yaki iniziano ad attaccare anche le normali linee commerciali al di fuori dello spazio Paranid. Per fermare questa escalation pirata, Teladi e Split inviano una flotta congiunta, dato che inizialmente Argon Boron e Paranid rifiutano pubblicamente di aiutare gli Split e i Teladi, la quale viene però completamente distrutta.

Come rappresaglia, gli Argon lanciarono una flotta contro le miniere del settore Yaki BeVu. Tra i piloti delle navi Argon c’è anche Brett. L’attacco andò veramente male. Durante il combattimento il capitano della fregata Argon Excel prese delle decisioni tattiche completamente sbagliate, rischiando di abbattere le proprie navi alleate invece di quelle nemiche. I superstiti riuscirono a malapena ad uscire dal settore.

Solamente dopo un devastante attacco Yaki ad alcune stazioni Argon nello spazio profondo, che provoca la distruzione di due interi settori, la Federazione Argon dichiara apertamente guerra agli Yaki e mobilita le sue flotte. Questo conflitto verrà ricordato come la “Grande Guerra del Commercio“.

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La battaglia decisiva avviene nel settore Echo Tre, tra le flotte Argon e una modesta flotta Yaki. La grande battaglia viene vinta dagli Argon, anche se per pura fortuna. Durante la battaglia Brett distrugge inconsciamente un trasporto con oltre 300 civili a bordo. Anche il capitano dell’Argon Four inconsciamente va a sbattere contro una fregata Argon durante la battaglia. Entrambe le navi vengono distrutte. Fatto ancora più sconcertante, una nave Yaki scompare completamente durante la battaglia usando una nuova tecnologia di mimetizzazione sconosciuta.

In seguito a questi episodi, ai militari Argon viene installato lo Slave Chip, che diventa un equipaggiamento standard per il personale della marina spaziale. In precedenza gli Yaki usarono i nuovi Super Slave Chip per mandare dati errati alle navi nemiche: questo spiega gli incidenti capitati all’Excel e all’Argon Four e la distruzione del trasporto civile ad opera di Brett. Per contrastare questo vantaggio Yaki, i Paranid decidono di scegliere alcuni militari per installare loro i Super Slave Chip Paranid. Per l’addestramento, questi piloti vengono inviati nello spazio Paranid.

I Paranid chiamano questi Argon dotati dei nuovi chip “Kotu” (colui che ha un dono – i dotati). I Kotu si disperdono nel cosmo in incognito, diventando agenti segreti sotto il comando diretto dell’Ammiraglio Stacey. Brett diventa un commerciante.

Sempre in quell’anno lo scienziato Boron Mi Ton, esperto di fisica dei portali, presenta le sue scoperte ai governi Argon e Boron riguardanti la possibilità di rintracciare i livelli di materia dal passato utilizzando i portali e annunciando che i portali saranno riallineati presto. Assieme allo scienziato Argon Mitch fa anche menzione della “Terra” e della possibilità di mappare la sua posizione.

Ottenuti i fondi extra per le loro ricerche, nel 2930, 760NT i due scienziati tornano nello spazio profondo nel settore Echo Sette Due. Anche Moo-Kye decide di andare con il resto della sua flotta in quel settore, ma per non essere rintracciata viaggerà nella maniera convenzionale: senza usare portali il viaggio durerà due anni.

Brett il commerciante incontra in quell’anno Spirit, una ragazza Argon dotata di uno Slave Chip di cui si innamora. I due costruiscono un piccolo impero commerciante.

Nel 2932, 762NT poco prima dell’arrivo della flotta Yaki a Echo Sette Due, l’intenzione degli Yaki viene scoperta. La Federazione Argon manda i Kotu ad intervenire per affrontare gli Yaki ad armi pari. Sfortunatamente, gli Yaki arrivano a destinazione prima dei Kotu: l’unica stazione di ricerca del settore viene catturata dopo una breve battaglia e Mi Ton e Mitch vengono fatti prigionieri. Nella lotta, l’incrociatore Boron Prince Heed viene distrutto.

Il settore viene riconquistato dai Kotu con l’aiuto della fregata Excel. Brett e Spirit usando i loro Super Slave Chip disattivano il sistema di mimetizzazione della nave Yaki e cercano di salvare i due scienziati: purtroppo Moo-Kye ha già ucciso Mitch e Mi Ton è in condizioni gravissime.

Dopo uno scontro a fuoco in cui Brett crede di aver ucciso Moo-Kye, la nave inaspettatamente compie un salto iperspaziale. A bordo della nave ci sono ancora Brett, Spirit, Mi Ton e tutti i dati sul riallineamento dei portali.

All’uscita del salto Brett si trova in uno strano settore abitato da strane creature: si trova in un settore Kha’ak.

Con l’aiuto di Mi Ton e di una nave di fortuna, riesce a tornare nello spazio Argon prima che i Kha’ak distruggano completamente la nave di Moo Kye.

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Cronologia di X – 09 – Seconda Guerra Xenon

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L’attività Xenon ricominciò ad aumentare dopo il 2900, 730NT e sembrava proprio che le macchine stessero per sferrare un’offensiva su vasta scala.

Nel 2905, 735NT dopo dei tentativi di negoziazione falliti per ottenere un abbassamento dei prezzi sui commerci, Moo-Kye, una femmina Argon pirata senza raditi, fonda il gruppo degli Yaki, dando origine ad un impero segreto del crimine tra i settori Teladi e Split.

Nel 2906, 736NT i Paranid perfezionano lo Slave Chip sviluppando in segreto il “Super Slave Chip“, migliore in tutti gli aspetti rispetto al precedente. Dopo degli incidenti e dei comi indotti dall’utilizzo di questo tipo di dispositivo, i Paranid ne bandiscono l’uso ma (ironicamente) non la loro produzione. La prima fabbrica di Super Slave Chip funzionante viene attaccata da una flotta sconosciuta di Pirati e la prima partita di 100 Super Slave Chip viene rubata. La fabbrica viene completamente distrutta e tutti i lavoratori uccisi.

Nel 2908, 738NT nasce su Terra Argon Bret Serra. La madre muore dandolo alla luce, il padre non è conosciuto. Il bambino viene allevato in un orfanotrofio.

Nel momento di picco dell’attività Xenon, nel 2912, 742NT accadde qualcosa che nessuno storico avrebbe mai potuto prevedere: una nave spaziale comparve dal nulla in orbita ad un pianeta appartenente alla Compagnia Teladi. Tuttavia, il fatto ancora più sorprendente è legato al fatto che la nave non aveva seguito alcuna rotta nella rete dei portali. Infatti, la nave possedeva un dispositivo quasi unico nell’universo: un prototipo di Jumpdrive funzionante.

A bordo di questa nave vi era solamente un uomo, il Capitano Kyle William Brennan, il primo Terrestre ad arrivare nella Comunità dei Pianeti da più di settecento anni. Solamente due settimane dopo il suo arrivo comparve una seconda nave capitanata questa volta da una donna: il Maggiore Elena Kho, anche lei Terrestre e in cerca del Capitano disperso.

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La comparsa di Brennan e della sua nave, la USC X-Perimental Shuttle, creò agitazione in tutte le razze dell’universo. I Goner, al solo sentir nominare la parola “Terra” organizzarono un piano, in collaborazione con i Servizi Segreti Argon, per riuscire a portare la USC X-Perimental ad Argonia City. Anche il Patriarca Split e i Paranid volevano mettere le mani su quella tecnologia. Incredibilmente, anche gli Xenon volevano mettere le mani sulla nave. Dopo numerosi tentativi fatti per recuperare la nave, lanciarono un attacco su vasta scala contro i settori Centrali della Comunità dei Pianeti.

Mentre Brennan giunse ad Argonia City, gli Xenon lanciarono la loro offensiva contro l’intera Comunità dei Pianeti. Brennan offrì immediatamente il suo supporto. Anche se il Jumpdrive era stato gravemente danneggiato, la USC X era comunque equipaggiata con un motore a Materia/Antimateria nettamente superiore a qualsiasi propulsore esistente nell’universo. Grazie a questo enorme vantaggio, il Capitano Brennan riuscì a distruggere o bloccare molte strutture Xenon adibite al rifornimento di energia. L’offensiva Xenon, nota come la “Seconda Guerra Xenon” o “Grande Guerra Xenon“, fu sul punto di concludersi prima ancora di iniziare grazie all’intervento di Brennan, proclamato in tutto l’universo come “Eroe del Conflitto Xenon“.

La Federazione Argon decise che esisteva un unico modo per eliminare la costante minaccia delle macchine: tutti gli Xenon presenti nei settori ad una certa distanza dai pianeti centrali della Comunità dei Pianeti andavano distrutti. Quattro mesi dopo l’arrivo di Brennan nell’Universo di X, l’obiettivo venne raggiunto e gli Xenon respinti.

Nel medesimo anno, gli Antichi mandano un messaggio attraverso i Sohnen per pregare la Comunità dei Pianeti di non distruggere completamente le macchine Xenon. Non è mai giunta notizia di un contatto con gli Antichi o i Sohnen.

Forzati dalla continua da parte delle delegazioni Paranid e Split, il Comitato Interplanetario per la Sicurezza e Collaborazione nello Spazio decise di sterminare gli Xenon una volta per tutte. La Federazione Argon rimase neutrale. Il Regno Boron, invece, si oppose con forza alla decisione di sterminare una razza, anche se meccanica, e spinti da una morale etica iniziarono un piano di emergenza per salvare gli Xenon dall’estinzione: tre sistemi solari posseduti dal Regno Boron e collegati all’universo da un unico portale vennero forniti agli Xenon.

Gli Xenon, comandati dalle antiche navi TF/CPU #efaa e #deff, crearono una supernova artificiale come avvertimento per la Comunità dei Pianeti contro le continue ostilità. Era la prima volta che gli Xenon mostravano la potenza delle loro armi sperimentali. Negli anni a seguire a quello che successivamente sarà ricordato come “L’Incidente di Sole Nero“, la distruzione del sole del sistema generò un Buco Nero.

Per Kyle William Brennan e Elena Kho fu una vittoria dal costo molto elevato. Nel 2915, 745NT la navetta sperimentale X-Perimental Shuttle viene smontata e analizzata da scienziati Argon e Boron nel tentativo di capire il funzionamento del motore e del Jumpdrive. Purtroppo il dispositivo è irrecuperabile. Anche il Jumpdrive della nave di Elena Kho, la USC Getsu Fune, è stato irrimediabilmente danneggiato e nessuno scienziato sarebbe stato in grado di capirne il funzionamento e replicarlo. La strada di ritorno sulla Terra era praticamente impossibile.

Il Capitano Brennan decide quindi di tornare nello spazio alla ricerca di nuove avventure e di una strada per tornare sulla Terra.

Nel 2919, 749NT, Elena Kho, ormai rassegnata a rimanere in quel nuovo universo, lasciò i panni dell’ufficiale e diventò un mercante. Assieme al Capitano Brennan, Elena Kho decise di fondare una società tecnologia e riescono a creare un impero commerciale noto come la “TerraCorp“. Anche se a prima vista lo scopo di questa società è unicamente il monopolio tecnologico, lo scopo originale di questa corporazione è quello di fare di tutto per ricostruire il Jumpdrive e tornare sulla Terra. Nel contempo, l’esploratrice Melissa Banks entra in contatto con una nuova razza aliena: i Kha’ak.

Sempre in quell’anno, Chinn viene deposto e la sua famiglia catturata, Rhonkar diventa il Patriarca di tutti gli Split. La Famiglia Rhonkar porta numerose modifiche alla vita degli Split, oltre ad una ennesima guerra civile tra le varie famiglie. Il centro del potere viene spostato nel sistema del settore Orgoglio di Famiglia. In questo settore, nel 2924, 754NT un prototipo di Corvetta, il Dragon, esplode distruggendo il cantiere navale del settore e uccidendo migliaia di persone. L’evento verrà ricordato come il “Dragon Incident” e la corvetta Dragon, anche se completamente riprogettata, rimarrà una nave maledetta da tutti gli Split.

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Cronologia di X – 05 – L’Universo di X

IL 17 Dicembre 2146, nel pieno della guerra contro i Terraformer, durante un combattimento, la USCSS Dragonfyre notò una nave sconosciuta precipitare nel sistema di Proxima Centauri. Improvvisamente tutti i portali di origine aliena si spensero. Il giorno dopo ritornarono a funzionare improvvisamente, ma tutte le carte galattiche e le esplorazioni erano ormai inutili: i portali conducevano a sistemi stellari completamente diversi. Data la guerra in corso, questo evento non ebbe mai il peso che si meritava.

Grazie ai danni compiuti dai Terraformer, i piani degli Antichi, dopo essere stati messi in pericolo dalla costruzione dei Portali Terrestri, possono riprendere il loro corso. I piani degli Antichi coincidono con il voler creare una comunità di specie lavoratrici capaci di sopravvivere da sole, includendovi anche i Terraformer. L’unica scelta possibile per realizzare questa idea era quella di riconfigurare la rete di portali in un circolo chiuso, comprendente i pianeti natali delle specie che i Terraofrmer incontrarono negli ultimi 80 anni. Questo è il giorno della nascita dell’Universo di X.

Con la distruzione della portale per la Terra nel 2149, il Capitano Nathan Ridley Gunne aveva spostato la battaglia lontano dal suo pianeta natale, ma nel contempo aveva minacciato tutte le nuove colonie. Il pianeta Taurus, in orbita attorno ad Alpha Centauri, venne preso di mira dai rimasugli della flotta Terraformer: dei 100’000 coloni solamente 20’000 sopravvivono. Anche se a carissimo prezzo, il Capitano Nathan R. Gunne dimostrò una cosa fondamentale: i Terraformer possono essere battuti, per ora.

Nel 2170, quando ormai era diventato chiaro che il rientro sulla Terra per i coloni era diventato impossibile, il governo provvisorio instaurato nei nuovi pianeti decise di cancellare dagli archivi i riferimenti al pianeta di origine e di iniziare una nuova era: il 2170 diventa quindi l’anno zero del Nuovo Tempo.

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Nel 2184, 14NT, a 12 salti dal pianeta Taurus venne scoperto un sistema con un pianeta molto simile alla Terra. Il sistema venne ribattezzato Sonra e il pianeta, essendo nella quarta orbita, Sonra-4, chiamato anche semplicemente “il quarto“.

Nel 2215, 45NT all’età di 93 anni Nathan R. Gunne morì e con lui anche il ricordo dell’esistenza della Terra. Solo un piccolo gruppo di discepoli dedicati alla storia conoscevano la verità. Per onorare la memoria dell’uomo che salvò l’umanità, il pianeta Sonra-4 venne rinominato R. Gunne e, in seguito alla naturale evoluzione della lingua, tutti lo chiamavano semplicemente “Argon“. Nel 2270, ovvero 100 anni dalla distruzione del portale per la Terra, il governo degli umani in esilio, ormai divenuto una Federazione, viene spostato da Taurus ad Argon, che prese il nome di Terra Argon.

Traumatizzati dagli eventi della distruzione del proprio pianeta natale, gli umani iniziarono a diventare sospettosi e xenofobi nei confronti di qualsiasi cosa oltrepassasse i portali attorno ai loro pianeti. Ogni oggetto o nave sconosciuta che varcava il loro spazio prendeva automaticamente il nome di “Xenomorfo” e per la necessità dei piloti da combattimento di comunicare rapidamente, la parola venne troncata in “Xenon“. Dal 2146, l’umanità non era più l’unica razza ad utilizzare i portali.

Nel 2300, 130NT ci fu il primo contatto con una specie aliena. La razza fu rapidamente chiamata Paranid, anche se presto si diffuso lo scherno dei “Tre Occhi”. Dopo essere riusciti a comunicare, le due razze firmarono trattati di commercio e libero scambio di informazioni traendo grandi vantaggi gli uni dagli altri.

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Nel 2330, 160NT aumentarono gli avvistamenti di navi xenomorfe, non Paranid, nei confini della Federazione Argon. Negli anni che seguirono questa data furono fatti numerosi tentativi per provare a comunicare con queste navi Xenomorfe, tentando la via compiuta con i Paranid, ma senza successo. Gli scontri invece aumentavano. I militari erano fortemente convinti che queste navi appartenessero ai resti della flotta Terraformer proveniente dalla Terra i quali, nascosti ai confini dello spazio conosciuto, i sono adattati ed evoluti per eliminare gli Argon. Il termine Xenon, usato prima indistintamente per ogni alieno, ora viene irrimediabilmente connesso a questi nuovi Terraformer.

Nel 2372, 202NT lo studente di storia Martinus Sandas crea la fondazione “verità sulla Terra, un gruppo formato da tre storici praticamente inascoltati da chiunque.

Nel 2376, 206NT la bisnipote di Nathan R. Gunne, Nyana Gunne, trova dei vecchi diari del suo bisnonno riguardanti gli avvenimenti della distruzione del portale per la Terra. Nello stesso anno, Martinus Sandas e Nyanna Gunne si incontrano, scoprendo numerose affinità tra i loro interessi. Nel 2377, 207NT i due riescono ad acquistare una nave vecchia di 250 anni e ad iniziare un viaggio alla ricerca del portale per la Terra. Nyana battezza la nave con il nome di AP Gunner, in onore al suo bisnonno, e l’equipaggio prende il nome di “Gunners“.

Nel 2381, 211NT, l’AP Gunner trova il secondo portale costruito dai terrestri e distrugge i suoi impianti di alimentazione interna. Viene anche applicata una targa commemorativa spiegando chi ha compiuto questo atto e il motivo per cui il portale è stato disabilitato. Grazie a questa missione, la “fondazione sulla verità della Terra” supera i 100 membri. Per recuperare tutte le notizie riguardanti la Terra viene aperto un nuovo file: “Il libro delle Verità. Lo stesso cambiamento linguistico capitato al nome del bisnonno colpì il gruppo della nipote: i Gunners iniziarono a farsi chiamare Goner.

Sempre in quest’anno gli attacchi Xenon diventano più aggressivi e distruttivi. La Federazione Argon decide di prepararsi alla guerra contro gli invasori, decisi inconsciamente a vendicare il proprio pianeta natale.

Cronologia di X – 04 – Conflitto Terraformer

Quanto il progetto Terraformer venne concluso, più di un milione di persone si mossero dalla Terra per colonizzare i nuovi mondi preparati dalle macchine per la vita degli umani. La maggior parte dei coloni si insediò su quattro pianeti in particolare: Taurus, Perfect X, Sonra 4 e Aldrin.

Il progetto Terraformer venne varato per rendere abitabile quelle centinaia di mondi scoperti dalla USCSS Winterblossom. Anche se molti mondi erano perfettamente abitabili, sovente non potevano sopportare le forme di vita terrestri: spesso l’atmosfera era colma di tossine o irrespirabile, altri erano con un’instabilità geologica con faglie molto superficiali e altri ancora erano ai limiti della sopravvivenza umana. L’idea era appunto quella di rendere abitabili i pianeti prima dell’arrivo dei coloni tramite diversi metodi di terraformazione.

Dato che ogni pianeta era unico e i processi di terraformazione convenzionali sono lenti, basti pensare alle cupole geodetiche di Marte, pianeta colonizzato ormai da secoli ma ancora per la maggior parte inospitale, venne fatta una proposta per accelerare i lavori: costruire delle flotte automatizzate e autosufficienti capaci di adattarsi ai problemi e terraformare i pianeti in tempi minimi. Fornendo loro la capacità di estrarre ed elaborare risorse, non avrebbero richiesto l’uso di rifornimenti o di portali per le risorse, mentre avrebbero avuto la possibilità di costruire loro le future città per gli umani. Il documento da più di mille pagine che racchiudeva l’intero progetto venne intitolato semplicemente “Terraformer“.

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Le flotte vennero prodotte una per una. Ogni flotta comprendeva una Nave Madre Terraformer o semplicemente Nave CPU, cuore delle operazioni e custode dell’AGI – Intelligenza Artificiale Generale – che le permetteva di risolvere i problemi e impartire ordine ai sottoposti, e da alcune navi appoggio, comprendenti le navi più grandi per la manipolazione di corpi celesti come asteroidi o comete e piccoli droni da lavoro, chiamati anche Droni Assemblatori.

Poiché la prima Nave CPU, chiamata #0001 era ancora un prototipo e non era in grado di compiere operazioni come raccogliere risorse e replicare nuove navi, le venne assegnato un piccolo equipaggio per testarla e supervisionarla. Il 26 maggio 2066 la Prima Flotta lasciò il Sistema Solare in direzione del priomo pianeta scelto per la terraformazione, Taurus, che venne reso abitabile in soli 14 anni. 

La Seconda Flotta, invece, era perfettamente autonoma e capace di replicarsi. Ogni flotta successiva alla prima sarebbe stata costituita da 256 navi CPU Terraformer, 8192 navi robotiche e oltre 200 milioni di droni, tutte utilizzate per terraformare un pianeta. La seconda flotta partì l’11 settembre 2084, in direzione di un secondo pianeta simile alla Terra: Aldrin. Anche questa secondo flotta era dotata di un equipaggio umano con l’unico scopo di osservare i Terraformer e anche in questo caso la terraformazione è stata sorprendentemente rapida: soli 6 anni.

Dopo i primi rapidi successi, molte persone sulla Terra si mossero per l’abolizione del progetto Terraformer in difesa delle forme di vita nella galassia, messe a rischio dall’efficienza di queste navi automatizzate. I matematici e i programmatori dei software utilizzati dai Terraformer corsero subito ai ripari dimostrando come la deriva degli obiettivi, ovvero i cambiamenti della programmazione iniziale causati dall’evoluzione delle macchine, nelle AGI fosse altamente probabile ma solamente nel corso di milioni di anni. Uno dei sostenitori più forti del progetto era il Dr. Marteen Winters, Capo Progetto tra il 2096 e il 2098 della Terza Flotta identificata dalla sigla #deff.

I suoi sforzi furono vanificati nel 2099 quando il Governo Mondiale decise di cancellare il progetto. Tale ordine includeva anche l’eliminazione di tutte le navi Terraformer già create. Sfortunatamente, nei Terraformer di ultima generazione non venne implementato alcun protocollo di auto-distruzione. Venne quindi scritto rapidamente un aggiornamento per il software delle navi già prodotte con lo scopo di aggiungere questo protocollo. Il software fu distribuito a tutte le navi raggiungibili mediante l’uso di droni messaggeri, onde radio e auto-diffusione tra le navi di una flotta Terraformer. Per raggiungere le unità più lontane, l’aggiornamento avrebbe impiegato 25 anni.

Winters, contrario per principio all’autodistruzione, intercettò e modificò il codice dell’aggiornamento prima che potesse infettare l’ultima nave CPU della Terza Flotta:  #deff. Ignorando gli ordini superiori, tracciò una rotta per lo spazio profondo e accese i propulsori principali della nave. Anche se il Governo Mondiale mandò una nave a distruggere l’ultima Nave CPU, Winters riuscì a salvarsi dall’abbordaggio preparando un’imboscata a bordo. La Nave CPU #deff fuggì nello spazio profondo.

Con il passare del tempo, l’esistenza dei Terraformer cadde nel dimenticatoio dei libri di storia e nessuno si chiese mai cosa fosse successo a quelle sei flotte ormai sparpagliate nell’universo e irraggiungibili. Fino a quarant’anni dopo.

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Il 2 gennaio 2145 il portale della Terra si attivò e una flotta di sei Navi CPU Terraformer evolutesi nel corso del tempo comparvero nell’orbita della Terra. Le navi erano praticamente irriconoscibili. Rapidamente si scoprì che le navi non appartenevano alla seconda flotta, ma ai suoi discendenti. Le navi Terraformer, plasmate dal tempo, si erano adattate a qualsiasi problematica incontrata nel loro pellegrinaggio. Grazie agli aggiornamenti software ricevuti, le loro AGI hanno ricevuto le basi con cui costruire una propria intelligenza, in modo da poter risolvere ogni situazione. Niente del loro obiettivo era cambiato: lo scopo dei Terraformer era quello di terraformare pianeti per gli umani. Il problema è che non importa se un pianeta era già abitato dagli umani, loro dovevano adempiere ai loro obiettivi. Addirittura, dopo un tentativo di attacco portato dalle malridotte navi del Comando Spaziale Unito, le navi Terraformer non solo cercarono di difendersi, ma passarono anche al contrattacco: il degrado degli obiettivi aveva permesso a delle navi non armate e incapaci di combattere di imparare capacità strategiche. Il degrado degli obiettivi era andato oltre le peggiori aspettative. Non avendo delle vere e proprie armi a disposizione, i Terraformer iniziarono a deviare verso la Terra gli asteroidi. Il più grande di loro, circa un chilometro di diametro, colpì il Centro America con una forza paragonabile a quella che causò l’estinzione dei dinosauri 65 milioni di anni fa.

Tra le poche navi terrestri rimaste vi era l’ammiraglia, la USCSS Dragonfyre comandata dall’esperto di ricerca e salvataggio Nathan Ridley Gunne. L’unico modo per salvare la Terra consisteva nell’allontanare le navi Terraformer. Costruendo un nucleo AGI indipendente e causando un conflitto con il nucleo AGI Terraformer, il capitano R. Gunne riuscì a farsi seguire dalle navi Terraformer oltre il portale della Terra. Dopo che l’ultima nave Terraformer varcò l’orizzonte degli eventi del portale, questo venne distrutto. Il capitano R. Gunne fece lo stesso con il portale d’uscita nell’orbita di Taurus.

La Terra, anche se finalmente al sicuro, era ridotta in macerie e sconvolta da eventi climatici senza precedenti. Il conflitto, che durò per più di quattro anni e portò alla completa distruzione del pianeta Terra, provocò miliardi di morti umani. Al di là del portale distrutto, la battaglia era appena iniziata.

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Cronologia di X – 02 – Conquista dello spazio

* Neil Armstrong, colui che aprì la porta dello spazio

* Cpt. Farnham, l’uomo che presentò le stelle all’umanità

* Nathan R. Gunne, colui che le riportò di nuovo via

Leggenda di Farnham, Prologo

Stavo scrivendo questo nuovo episodio, quando mi è tornata alla mente questa bellissima citazione scritta sulle ultime pagine del manuale di X2. Sostanzialmente, queste tre righe riassumono tutta la storia della Terra nell’Universo di X dal 1969 al 2146. Però, in questo episodio voglio soffermarmi solo sulla storia a noi più vicina, quella della conquista dello spazio.

I fatti narrati nella Cronologia di X, dopo i Tempi Antichi, saltano immediatamente alla storia moderna e contemporanea. La storia segue pari pari quella umana fino a circa il 1992. Gli anni più significativi che vengono citati sono il 1969, con la conquista dello spazio e lo sbarco sulla Luna, e per l’appunto il 1992, anno in cui il Prof. Eudgene Podkletnov e il Prof. Nieminen dell’Università di Tampere, in Finlandia, svolgono i loro esperimenti sulla gravità. Esperimenti tra l’altro veri e documentati. Perché citarli anche qui? Secondo la storia di X… lo scoprirete tra un mese meno due giorni.

Da qui in poi, inizia la storia creata da Helge T. Kautz. I libri di Helge e i giochi della Egosoft nascono attorno al 1998, anno più anno meno. Sfortunatamente, gli avvenimenti narrati sono molto simili a quelli che abbiamo vissuto anche noi. Anche la Terra di X ha subito una forte crisi economica, partita però dal Giappone: banche che crollano, crisi nelle borse, le stesse cose che abbiamo patito pure noi. La differenza sta nel fatto che questa crisi colpisce quasi esclusivamente il paese del Sol Levante, obbligando le sue genti a disperdersi in tutto il globo. Questo è un fattore chiave alla caratterizzazione dell’Universo di X, dove è molto marcata la presenza della lingua giapponese (famosissimo il “Baciamo il bastu!” dei Pirati).

Superata la crisi, il Giappone diventa la patria delle ricerche e della scienza dell’intero mondo. È qui che verranno scoperte le tecnologie per la manipolazione dei tunnel spaziali e la creazioni dei primi portali: sarà infatti uno studente giapponese di nome Ashizava Kazuko dell’Università di Tokyo a scoprire per puro caso le basi del funzionamento dei portali nell’anno 2022.

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A chat with Egosoft

Questa traduzione vi arriva grazie al lavoro di Lucateo.

Incredibilmente Bernd Lehahn ha molta voglia di parlare e ha rilasciato una nuova intervista sul sito Hold The Line e tradotta a tempo record da parte di  Lucateo. Questa volta si parla poco di X Rebirth e molto della Egosoft, delle sue scelte e della sua storia presente e futura. Il fatto che un gruppo di sole 20 persone sia riuscita non solo a creare una serie veramente spaziale, ma anche ad espanderla e sostenerla per più di una decade ha del miracoloso! Buona lettura!


A Chat with Egosoft

Uno degli sviluppi più interessanti verificatisi negli ultimi anni è il rinnovato interesse per i simulatori spaziali. Uno sviluppatore che ha sempre dato un grande contributo a questo ricco e variegato genere è la Egosoft. Tramite la continuazione del supporto a X3 con nuovi contenuti e l’annuncio di X Rebirth questa serie sembra non dare segni di rallentamento. Hold the Line ha avuto la possibilità di chattare con Bernd Lehahn riguardo alla Egosoft, alle loro esperienze nell’industria, alla filosofia di espansione, sui DRM e sul futuro dell’Universo di X.

HTL: Grazie per aver trovato il tempo per rispondere ad alcune nostre domande; è un piacere avere questa opportunità visto che sono io stesso sono un grande appassionato di fantascienza. Non perdiamoci in chiacchere, iniziamo. Cosa puoi dirci riguardo alla Egosoft, alle sue creazioni e alla sua visione complessiva nel settore?

ES: Siamo un piccolo sviluppatore tedesco che attualmente ha 20 persone che lavorano esclusivamente sui simulatori spaziali da oltre 15 anni. Anche se i giochi spaziali ultimamente sono diventati un po’ di nicchia negli ultimi 10 anni, credo che il futuro appaia brillante visto che sono in arrivo un paio di giochi che sembrano in grado di ravvivare il genere.

HTL: La compagnia è stata fondata nel 1988, che la rende piuttosto anziana per una compagnia relaticamente piccola. Studi di piccole dimensioni (almeno in Nord America) normalmente non sopravvivono così tanto e vengono assorbiti o collassano. Come credi che abbia fatto la Egosoft a sopravvivere così a lungo?

ES: Nei primi 10 anni abbiamo sviluppato giochi commerciali che non hanno ripagato totalmente i costi. Quindi in questi anni abbiamo dovuto lavorare sulla pubblicità insieme ai progetti principali per finanziare i nostri lavori. Questo ci ha insegnato a essere cauti dopo che abbiamo è fatto il “grande colpo”, quando è uscito X Beyond the Frontier.

HTL: La serie di X è stata rilasciata per la prima volta nel 1999 ed è diventata un punto fermo per la compagnia. Quali sono state le motivazioni che vi hanno portato a orientarvi a questo genere di giochi, e perché la compagnia ha deciso di concentrarsi esclusivamente sul creare nuovi giochi della serie X?
ES: Abbiamo lavorato su un gioco spaziale per Amiga già nei primi anni 90 ma sfortunatamente non ha mai passato lo stadio sperimentale. Curiosamente l’ultima incarnazione per Amiga era già un prototipo per una strumentazione 3D con head tracker molto simile all’Oculus Rift. Abbiamo sempre amato questo genere di giochi e volevamo continuare a lavorarci. Quando finalmente abbiamo avuto successo non c’erano dubbi che avremmo seguito e migliorato quella via.

HTL: Quali tipi di giochi vi hanno ispirato e quale sorta di racconti o film (o programmi televisivi) sono state le vostre muse ispiratrici nello sviluppo della serie X?

ES: Ci sono sempre molte fonti di ispirazione e per la maggior parte del tempo nemmeno le noti, fino a quando non ci ripensi ad esempio dieci anni dopo e analizzi quali libri o film hanno davvero cambiato la tua vita. Alcune che mi vengono in mente sono sicuramente i libri della Fondazione scritti da Isaac Asimov, o molti altri racconti scritti da Asimov stessi o da Arthur C. Clarke, giochi come “Tradewars” che è un gioco BBS testuale che ho giocato tra gli anni 80 e i primi anni 90 e film come Blade Runner e 2001 Odissea nello Spazio.

HTL: C’è stato un periodo di difficoltà per i giochi di questo genere negli ultimi 5 anni. Quanto ha influenzato la Egosoft e i giochi della serie X?

ES: Non molto. I nostri giochi sono via via diventati più solidi con l’aggiunta di nuove lingue e compatibilità con altri Sistemi Operativi. Ma io guardo avanti, ai nuovi giochi in arrivo, che saranno in grado di ravvivare il genere. Non soltanto i nostri.

HTL: Inoltre c’è stata una recente riscoperta in questo ambito, a partire dal crowd-funding, cosa credi che abbia aiutato a far tornare l’interesse per questo genere?

ES: Credo che ci siano delle tendenze irrazionali nel mercato, guidate non dalla domanda ma dall’offerta. Uno sviluppatore fa un gran gioco di zombie, le persone sono sorprese che i clienti lo comprano così altre compagnie fanno giochi di zombie.
Comunque… non ho mai dubitato che i giochi spaziali possano rappresentare un segmento di rilievo sul mercato. Star Wars non è esattamente un gioco di nicchia e i giochi spaziali non sono stati abbastanza innovativi in passato. I giochi devono fornire divertenti esperienze di gioco e i giochi spaziali devono migliorare su questo ambito.

HTL: Coloro che hanno comprato la X SuperBox hanno avuto modo di ottenere una copia dell’ultima espansione, Albion Prelude, subito al rilascio, a patto di aver registrato il gioco. È inusuale che venga fornito un gioco che verrà rilasciato in futuro in un bundle, quali sono stati le motivazioni che vi hanno spinto a ciò, era già previsto quando è stata rilasciata la SuperBox.

ES: No, non era programmata.
Quando abbiamo discusso di X3: Albion Prelude, la SuperBox era già nei negozi. Ho però pensato che sarebbe stata una presa in giro verso i nostri clienti se avessimo rilasciato un altro gioco della serie di X3 senza includerlo nella SuperBox, proprio perché la SuperBox era stata promossa come il bundle definitivo della “vecchia” serie di X: tu la compri per avere tutti i giochi.

HTL: Alcuni dei vecchi giochi della serie X usavano software aggressivi per il controllo dei diritti, ma ora sembra che la linea dura si sia un po’ smorzata. Quali furono le ragioni che inizialmente vi avevano portato a usare quei sistemi e perché c’è stato un cambio di politica? Quali misure state usando ora?

ES: Non sono mai stato un amico di complicati metodi DRM, ma a volte sono un male necessario. Dobbiamo fare soldi con questi giochi e una versione piratata di un nostro gioco immediatamente dopo il rilascio può danneggiare gravemente le nostre vendite.
Ma abbiamo sempre promesso che avremmo rimosso i DRM dopo non più di un anno. Questa politica ha funzionato molto bene per tutti i nostri giochi a partire da X2: La Minaccia. La gente ha dovuto avere a che fare con i DRM per poco tempo, sapevano che avrebbero avuto una patch per rimuoverlo in seguito.
Rimuovere un DRM è più facile per i giochi con il multiplayer, ma visto che abbiamo aggiornamenti regolari per i nostri giochi, e che questi aggiornamenti sono diventati più che semplici miglioramenti minori, i giochi della serie X sono degli universi “semi” multiplayer. Abbiamo aggiunto elementi online per la nostra community su egosoft.com così come caratteristiche speciali per Steam. Ora puoi passare senza problemi da una macchina all’altra con differenti sistemi operativi e continuare a giocare a X su ognuna di esse. Speriamo che queste aggiunte convincano i clienti a comprare i nostri giochi cosi che delle politiche aggressive sui DRM non siano più necessarie.

HTL: Parliamo del vostro nuovo progetto (il cui rilascio è previsto per quest’anno), X Rebirth. Cosa ci puoi dire su questo titolo? Quali sono i miglioramenti e cosa devono aspettarsi i giocatori? Dove volete portare questo gioco e quali saranno le impostazioni con l’ultimo rilascio

ES:X Rebirth è un ridisegno completo dei giochi della serie X e dei giochi spaziali in generale.
Ci stiamo lavorando da sei anni e mezzo e non stiamo facendo nient’altro che tentare di portare i giochi spaziali tra i giochi più richiesti dal mercato.
Anche se noi tutti amiamo aggiungere nuovi elementi ai giochi della serie X3, c’erano molte cose che non avremmo potuto inserire. Prendi ad esempio i viaggi: non importa quante navi aggiungevi nei nostri settori, non era mai abbastanza affollato. Anche con 20.000 navi totalmente simulate nel nostro universo, tutti che commerciano beni e combattono o cooperano insieme, è comunque difficile creare la densità e le sensazioni di una città nello spazio. D’altra parte lo spazio deve essere grande. Come si può avere settori infiniti ma allo stesso tempo brulicanti di vita senza rallentare però il gioco con voli senza fine? (Suggerimento: devi cambiare drasticamente la struttura dell’universo e inventare nuovi metodi di trasporto).

Un altro esempio è certamente rendere il gioco più accessibile ai nuovi giocatori. I nostri giochi hanno troppi problemi legati ai complicati menu che spaventano i nuovi giocatori.
Puoi ottenere molte altre informazioni su tutto ciò sulla discussione ufficiale nel nostro forum: http://forum.egosoft.com/viewforum.php?f=109 e tramite una serie di video sul nostro canale, qui: http://www.youtube.com/user/Xuniversechannel

HTL: Quale sarà il futuro della serie X dopo Rebirth? Ci sono speranze che X: Online Universe diventi una realtà? Ci sono progetti di cui puoi metterci al corrente? Possiamo aspettarci che Rebirth continui ad avere lo stesso supporto che abbiamo visto con la “triologia?”

ES: Assolutamente. X Rebirth è solo l’inizio di una nuova era dei giochi della serie X. Abbiamo grandi progetti per questo gioco e altro ancora. X Rebirth sarà esteso proprio come lo sono stati gli altri giochi della serie X3, se non di più. Dopo aver lavorato per quasi 7 anni vogliamo per prima cosa portare alla luce la versione 1.0 e mostrarla alla nostra community. Quindi la discussione potrà avere inizio e decideremo insieme cosa fare in futuro.

E con questo si conclude il nostro tempo a disposizione per oggi. Molte grazie a Bernd e alla Egosoft per aver risposto alle nostre domande. La X SuperBox è attualmente disponibile su Steam e in questo momento è in sconto del 50% tramite gli sconti estivi di Steam. I giocatori possono aspettarsi che X Rebirth giunga sugli scaffali attraverso il pubblisher Deep Silvers entro quest’anno.
Il sito ufficiale Egosoft si può trovare qui.
La pagina ufficiale della Egosoft su Youtube può essere trovata qui.
La X3 Superbox può essere ottenuta su Steam qui.

Le domande dell’intervista sono state inviate da @Gilleous e scritte da @Honso