Cronologia di X – 10 – Terra

944742_20080825_screen010 Arrivati a questo punto della cronologia di X è d’obbligo aprire una parentesi storica e fare un passo indietro.

Mentre le colonie Terrestri seguirono la loro storia, il pianeta Terra intraprese un lento processo di ricostruzione. La Prima Guerra Xenon aveva lasciato ferite molto profonde sia sul pianeta che nei cuori dei Terrestri e per molti anni l’idea di tornare nello spazio era avvolta in una nube di incubi meccanici. Per quasi mezzo millennio la Terra era rimasta in uno stato di quasi ibernazione dove i Terrestri hanno solamente tentato di sopravvivere e ricostruire la loro preziosa perla blu.

Rimasti scottati dalla guerra contro le AGI che loro stessi hanno creato, i Terrestri hanno creato un efficientissimo apparato contro le AGI per evitare che la guerra del 2146 si ripeta. A tale scopo viene fondata la AGI Task Force, una forza militare operante sotto il controllo diretto del Governo Terrestre il cui scopo principale è l’eliminazione di qualsiasi AGI (evoluta o meno) dal Sistema Solare. Considerata una sorta di “polizia parallela“, con la riconquista dello spazio per la ricerca di materie prime, dapprima su Marte e poi nella Fascia degli Asteroidi, all’ATF viene concessa la possibilità di creare una flotta e delle basi d’appoggio orbitanti ai pianeti.

Nonostante spesso l’ATF e l’USC debbano collaborare, non sono mai stati rilevati episodi di scontri tra questi due gruppi. Mentre l’ATF è dedita al controllo di attività illegali e alla protezione contro le navi AGI e Terraformer, l’USC si occupa di proteggere convogli civili e militari, di costruire sistemi di difesa e di gestire qualsiasi minaccia aliena.

Il portale in orbita attorno alla Terra, rimasto inattivo dopo la disattivazione del portale su Alpha Centauri a cui era collegato ad opera del Capitano Nathan R. Gunne, viene posto in sicurezza in una zona sempre orbitante il pianeta Terra ma sotto una costante protezione dalle navi ATF.

Senza voler costruire portali, pur mantenendo ancora tutte le tecnologie e la possibilità di costruire altri pericolosi portali, e con il bisogno di accelerare i viaggi nel Sistema Solare, i Terrestri costruiscono un sistema di fionde gravitazionali capaci di lanciare le navi verso delle strutture simile di decelerazione. Questo sistema viene chiamato TransAcceleratori Orbitali e vengono costruiti dapprima attorno alla Terra, la Luna e Marte, in seguito anche nella Fascia degli Asteroidi, attorno a Venere, Giove, Saturno e su alcune delle loro lune e infine a tutto il Sistema Solare.

Contemporaneamente alla costruzione di questi TransAcceleratori Orbitali, sia l’ATF che l’USC, anche se con scopi differenti, iniziano a pattugliare queste rotte e a controllare i trasporti, prestando particolare attenzione alle zone di confine. Nonostante la Terra non abbia più avuto contatti alieni dopo il 2146 e che le guerre siano estinte da quasi ottocento anni, la militarizzazione e la ricerca militare sono considerate dal Governo Mondiale come un male necessario a salvaguardare la fragilità della vita sulla Terra. La natura xenofoba Terrestre, dopo la Prima Guerra Xenon, ha preso il sopravvento sulla razionalità.

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Il 19 Gennaio 2873, 703NT, a Wellington in Nuova Zelanda, nasce Kyle William Brennan. All’età di 14 anni fece una vacanza su Twelvetowns su Marte dove incontrò e fece amicizia con alcuni piloti USC. Affascinato dalle loro storie, decise di voler diventare un pilota. Dopo aver completato il proprio addestramento, viene assegnato alla AGI Task Force, una task force il cui compito era quello di prevenire il crescente abuso di tecnologia AGI. Giunto al grado di Maggiore, ebbe finalmente l’autorità per pianificare e realizzare le proprie missioni. Fu in una di queste che incontrò per la prima volta Elena Kho.

Il 26 Agosto 2884, 714NT a Tenjiang in Cina nasce Elena Lindisfarne Kho. Fin da giovane mostrò interesse ed entusiasmo per la scienza e l’esplorazione spaziale. A 20 anni si laureò a pieni voti in esobiologia. Poco tempo dopo decise di arruolarsi nell’USC. Dopo il primo anno di addestramento base, privo di corsi di volo, Elena prese parte ad una missione preventiva contro un centro ricerche illegale sulle AGI nelle profondità degli oceani di Europa.

Nel 2903, 733NT Brennan viene trasferito alla USC come comandante di un incrociatore di pattuglia. Un anno dopo, nel 2904, 734NT Elena Kho viene trasferita sulla stessa nave.

Nell’anno 2905, 735NT una nave TF/Xenon dotata di motore per i balzi spaziali entra nel sistema solare. Sulla Terra si crede che la nave fosse un relitto alieno disperso. Con una sfortunata missione dove due piloti vennero uccisi, i Terrestri riescono a recuperare la nave Xenon. Il governo terrestre fu d’accordo nel fare ricerche su un motore che consenta di fare i balzi nell’iperspazio, ricerche basate sui resti della nave Xenon. Viene quindi inaugurato il progetto SPAARF: Special Project & Advanced Astronomical Research Facility.

Nel 2911, 741NT Brennan richiede di essere trasferito al progetto SPAARF, un team di ricerca e sviluppo con l’intento di realizzare un Jumpdrive funzionante. La sua richiesta viene subito approvata ma viene nominato solo come pilota collaudatore di riserva per il primo test di volo con equipaggio. Fortunatamente, quattro giorni prima del volo, il primo pilota, Yihako Edell, si diede malato e Brennan prende il suo posto. Il test fallisce clamorosamente. Il tunnel di salto si collegò inaspettatamente con un portale sconosciuto già esistente e collassò, lasciando Kyle Brennan bloccato in una zona ignota dello spazio abitata da razze aliene e dai discendenti dei primi coloni umani: l’Universo di X.

Anche se inizialmente tutte le popolazioni della Comunità dei Pianeti diede a lui la caccia, riuscì ad arrivare su Terra Argon. Poco tempo dopo venne ritrovato da Elena Kho. La terrestre, dopo la scomparsa di Brennan, fece di tutto per ritrovarlo e la sua ricerca la portò a ripetere il salto a bordo del vascello sperimenta USC Getsu Fune. La cui nave venne seriamente danneggiata durante un atterraggio non voluto su Terra Argon. Assieme ad Elena e ai Goner, Kyle riesce a dimostrare di essere un vero Terrestre.

Dopo aver perso le comunicazioni con i due piloti di test, la Terra piombò in uno stato misto di paura e paranoia. Preoccupati di un nuovo e imminente attacco alieno da parte dei Terraformer, grazie ai dati contenuti nelle navi perdute, i Terrestri iniziarono una campagna di difesa a dir poco titanica: venne iniziata la costruzione del Torus Aeternal, un anello difensivo orbitante a 500 chilometri di distanza dalla superficie del pianeta, e il potenziamento delle flotte spaziali del Comando Spaziale Unito (USC) e dell’AGI Task Force (ATF).

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Cronologia di X – 05 – L’Universo di X

IL 17 Dicembre 2146, nel pieno della guerra contro i Terraformer, durante un combattimento, la USCSS Dragonfyre notò una nave sconosciuta precipitare nel sistema di Proxima Centauri. Improvvisamente tutti i portali di origine aliena si spensero. Il giorno dopo ritornarono a funzionare improvvisamente, ma tutte le carte galattiche e le esplorazioni erano ormai inutili: i portali conducevano a sistemi stellari completamente diversi. Data la guerra in corso, questo evento non ebbe mai il peso che si meritava.

Grazie ai danni compiuti dai Terraformer, i piani degli Antichi, dopo essere stati messi in pericolo dalla costruzione dei Portali Terrestri, possono riprendere il loro corso. I piani degli Antichi coincidono con il voler creare una comunità di specie lavoratrici capaci di sopravvivere da sole, includendovi anche i Terraformer. L’unica scelta possibile per realizzare questa idea era quella di riconfigurare la rete di portali in un circolo chiuso, comprendente i pianeti natali delle specie che i Terraofrmer incontrarono negli ultimi 80 anni. Questo è il giorno della nascita dell’Universo di X.

Con la distruzione della portale per la Terra nel 2149, il Capitano Nathan Ridley Gunne aveva spostato la battaglia lontano dal suo pianeta natale, ma nel contempo aveva minacciato tutte le nuove colonie. Il pianeta Taurus, in orbita attorno ad Alpha Centauri, venne preso di mira dai rimasugli della flotta Terraformer: dei 100’000 coloni solamente 20’000 sopravvivono. Anche se a carissimo prezzo, il Capitano Nathan R. Gunne dimostrò una cosa fondamentale: i Terraformer possono essere battuti, per ora.

Nel 2170, quando ormai era diventato chiaro che il rientro sulla Terra per i coloni era diventato impossibile, il governo provvisorio instaurato nei nuovi pianeti decise di cancellare dagli archivi i riferimenti al pianeta di origine e di iniziare una nuova era: il 2170 diventa quindi l’anno zero del Nuovo Tempo.

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Nel 2184, 14NT, a 12 salti dal pianeta Taurus venne scoperto un sistema con un pianeta molto simile alla Terra. Il sistema venne ribattezzato Sonra e il pianeta, essendo nella quarta orbita, Sonra-4, chiamato anche semplicemente “il quarto“.

Nel 2215, 45NT all’età di 93 anni Nathan R. Gunne morì e con lui anche il ricordo dell’esistenza della Terra. Solo un piccolo gruppo di discepoli dedicati alla storia conoscevano la verità. Per onorare la memoria dell’uomo che salvò l’umanità, il pianeta Sonra-4 venne rinominato R. Gunne e, in seguito alla naturale evoluzione della lingua, tutti lo chiamavano semplicemente “Argon“. Nel 2270, ovvero 100 anni dalla distruzione del portale per la Terra, il governo degli umani in esilio, ormai divenuto una Federazione, viene spostato da Taurus ad Argon, che prese il nome di Terra Argon.

Traumatizzati dagli eventi della distruzione del proprio pianeta natale, gli umani iniziarono a diventare sospettosi e xenofobi nei confronti di qualsiasi cosa oltrepassasse i portali attorno ai loro pianeti. Ogni oggetto o nave sconosciuta che varcava il loro spazio prendeva automaticamente il nome di “Xenomorfo” e per la necessità dei piloti da combattimento di comunicare rapidamente, la parola venne troncata in “Xenon“. Dal 2146, l’umanità non era più l’unica razza ad utilizzare i portali.

Nel 2300, 130NT ci fu il primo contatto con una specie aliena. La razza fu rapidamente chiamata Paranid, anche se presto si diffuso lo scherno dei “Tre Occhi”. Dopo essere riusciti a comunicare, le due razze firmarono trattati di commercio e libero scambio di informazioni traendo grandi vantaggi gli uni dagli altri.

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Nel 2330, 160NT aumentarono gli avvistamenti di navi xenomorfe, non Paranid, nei confini della Federazione Argon. Negli anni che seguirono questa data furono fatti numerosi tentativi per provare a comunicare con queste navi Xenomorfe, tentando la via compiuta con i Paranid, ma senza successo. Gli scontri invece aumentavano. I militari erano fortemente convinti che queste navi appartenessero ai resti della flotta Terraformer proveniente dalla Terra i quali, nascosti ai confini dello spazio conosciuto, i sono adattati ed evoluti per eliminare gli Argon. Il termine Xenon, usato prima indistintamente per ogni alieno, ora viene irrimediabilmente connesso a questi nuovi Terraformer.

Nel 2372, 202NT lo studente di storia Martinus Sandas crea la fondazione “verità sulla Terra, un gruppo formato da tre storici praticamente inascoltati da chiunque.

Nel 2376, 206NT la bisnipote di Nathan R. Gunne, Nyana Gunne, trova dei vecchi diari del suo bisnonno riguardanti gli avvenimenti della distruzione del portale per la Terra. Nello stesso anno, Martinus Sandas e Nyanna Gunne si incontrano, scoprendo numerose affinità tra i loro interessi. Nel 2377, 207NT i due riescono ad acquistare una nave vecchia di 250 anni e ad iniziare un viaggio alla ricerca del portale per la Terra. Nyana battezza la nave con il nome di AP Gunner, in onore al suo bisnonno, e l’equipaggio prende il nome di “Gunners“.

Nel 2381, 211NT, l’AP Gunner trova il secondo portale costruito dai terrestri e distrugge i suoi impianti di alimentazione interna. Viene anche applicata una targa commemorativa spiegando chi ha compiuto questo atto e il motivo per cui il portale è stato disabilitato. Grazie a questa missione, la “fondazione sulla verità della Terra” supera i 100 membri. Per recuperare tutte le notizie riguardanti la Terra viene aperto un nuovo file: “Il libro delle Verità. Lo stesso cambiamento linguistico capitato al nome del bisnonno colpì il gruppo della nipote: i Gunners iniziarono a farsi chiamare Goner.

Sempre in quest’anno gli attacchi Xenon diventano più aggressivi e distruttivi. La Federazione Argon decide di prepararsi alla guerra contro gli invasori, decisi inconsciamente a vendicare il proprio pianeta natale.

Cronologia di X – 04 – Conflitto Terraformer

Quanto il progetto Terraformer venne concluso, più di un milione di persone si mossero dalla Terra per colonizzare i nuovi mondi preparati dalle macchine per la vita degli umani. La maggior parte dei coloni si insediò su quattro pianeti in particolare: Taurus, Perfect X, Sonra 4 e Aldrin.

Il progetto Terraformer venne varato per rendere abitabile quelle centinaia di mondi scoperti dalla USCSS Winterblossom. Anche se molti mondi erano perfettamente abitabili, sovente non potevano sopportare le forme di vita terrestri: spesso l’atmosfera era colma di tossine o irrespirabile, altri erano con un’instabilità geologica con faglie molto superficiali e altri ancora erano ai limiti della sopravvivenza umana. L’idea era appunto quella di rendere abitabili i pianeti prima dell’arrivo dei coloni tramite diversi metodi di terraformazione.

Dato che ogni pianeta era unico e i processi di terraformazione convenzionali sono lenti, basti pensare alle cupole geodetiche di Marte, pianeta colonizzato ormai da secoli ma ancora per la maggior parte inospitale, venne fatta una proposta per accelerare i lavori: costruire delle flotte automatizzate e autosufficienti capaci di adattarsi ai problemi e terraformare i pianeti in tempi minimi. Fornendo loro la capacità di estrarre ed elaborare risorse, non avrebbero richiesto l’uso di rifornimenti o di portali per le risorse, mentre avrebbero avuto la possibilità di costruire loro le future città per gli umani. Il documento da più di mille pagine che racchiudeva l’intero progetto venne intitolato semplicemente “Terraformer“.

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Le flotte vennero prodotte una per una. Ogni flotta comprendeva una Nave Madre Terraformer o semplicemente Nave CPU, cuore delle operazioni e custode dell’AGI – Intelligenza Artificiale Generale – che le permetteva di risolvere i problemi e impartire ordine ai sottoposti, e da alcune navi appoggio, comprendenti le navi più grandi per la manipolazione di corpi celesti come asteroidi o comete e piccoli droni da lavoro, chiamati anche Droni Assemblatori.

Poiché la prima Nave CPU, chiamata #0001 era ancora un prototipo e non era in grado di compiere operazioni come raccogliere risorse e replicare nuove navi, le venne assegnato un piccolo equipaggio per testarla e supervisionarla. Il 26 maggio 2066 la Prima Flotta lasciò il Sistema Solare in direzione del priomo pianeta scelto per la terraformazione, Taurus, che venne reso abitabile in soli 14 anni. 

La Seconda Flotta, invece, era perfettamente autonoma e capace di replicarsi. Ogni flotta successiva alla prima sarebbe stata costituita da 256 navi CPU Terraformer, 8192 navi robotiche e oltre 200 milioni di droni, tutte utilizzate per terraformare un pianeta. La seconda flotta partì l’11 settembre 2084, in direzione di un secondo pianeta simile alla Terra: Aldrin. Anche questa secondo flotta era dotata di un equipaggio umano con l’unico scopo di osservare i Terraformer e anche in questo caso la terraformazione è stata sorprendentemente rapida: soli 6 anni.

Dopo i primi rapidi successi, molte persone sulla Terra si mossero per l’abolizione del progetto Terraformer in difesa delle forme di vita nella galassia, messe a rischio dall’efficienza di queste navi automatizzate. I matematici e i programmatori dei software utilizzati dai Terraformer corsero subito ai ripari dimostrando come la deriva degli obiettivi, ovvero i cambiamenti della programmazione iniziale causati dall’evoluzione delle macchine, nelle AGI fosse altamente probabile ma solamente nel corso di milioni di anni. Uno dei sostenitori più forti del progetto era il Dr. Marteen Winters, Capo Progetto tra il 2096 e il 2098 della Terza Flotta identificata dalla sigla #deff.

I suoi sforzi furono vanificati nel 2099 quando il Governo Mondiale decise di cancellare il progetto. Tale ordine includeva anche l’eliminazione di tutte le navi Terraformer già create. Sfortunatamente, nei Terraformer di ultima generazione non venne implementato alcun protocollo di auto-distruzione. Venne quindi scritto rapidamente un aggiornamento per il software delle navi già prodotte con lo scopo di aggiungere questo protocollo. Il software fu distribuito a tutte le navi raggiungibili mediante l’uso di droni messaggeri, onde radio e auto-diffusione tra le navi di una flotta Terraformer. Per raggiungere le unità più lontane, l’aggiornamento avrebbe impiegato 25 anni.

Winters, contrario per principio all’autodistruzione, intercettò e modificò il codice dell’aggiornamento prima che potesse infettare l’ultima nave CPU della Terza Flotta:  #deff. Ignorando gli ordini superiori, tracciò una rotta per lo spazio profondo e accese i propulsori principali della nave. Anche se il Governo Mondiale mandò una nave a distruggere l’ultima Nave CPU, Winters riuscì a salvarsi dall’abbordaggio preparando un’imboscata a bordo. La Nave CPU #deff fuggì nello spazio profondo.

Con il passare del tempo, l’esistenza dei Terraformer cadde nel dimenticatoio dei libri di storia e nessuno si chiese mai cosa fosse successo a quelle sei flotte ormai sparpagliate nell’universo e irraggiungibili. Fino a quarant’anni dopo.

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Il 2 gennaio 2145 il portale della Terra si attivò e una flotta di sei Navi CPU Terraformer evolutesi nel corso del tempo comparvero nell’orbita della Terra. Le navi erano praticamente irriconoscibili. Rapidamente si scoprì che le navi non appartenevano alla seconda flotta, ma ai suoi discendenti. Le navi Terraformer, plasmate dal tempo, si erano adattate a qualsiasi problematica incontrata nel loro pellegrinaggio. Grazie agli aggiornamenti software ricevuti, le loro AGI hanno ricevuto le basi con cui costruire una propria intelligenza, in modo da poter risolvere ogni situazione. Niente del loro obiettivo era cambiato: lo scopo dei Terraformer era quello di terraformare pianeti per gli umani. Il problema è che non importa se un pianeta era già abitato dagli umani, loro dovevano adempiere ai loro obiettivi. Addirittura, dopo un tentativo di attacco portato dalle malridotte navi del Comando Spaziale Unito, le navi Terraformer non solo cercarono di difendersi, ma passarono anche al contrattacco: il degrado degli obiettivi aveva permesso a delle navi non armate e incapaci di combattere di imparare capacità strategiche. Il degrado degli obiettivi era andato oltre le peggiori aspettative. Non avendo delle vere e proprie armi a disposizione, i Terraformer iniziarono a deviare verso la Terra gli asteroidi. Il più grande di loro, circa un chilometro di diametro, colpì il Centro America con una forza paragonabile a quella che causò l’estinzione dei dinosauri 65 milioni di anni fa.

Tra le poche navi terrestri rimaste vi era l’ammiraglia, la USCSS Dragonfyre comandata dall’esperto di ricerca e salvataggio Nathan Ridley Gunne. L’unico modo per salvare la Terra consisteva nell’allontanare le navi Terraformer. Costruendo un nucleo AGI indipendente e causando un conflitto con il nucleo AGI Terraformer, il capitano R. Gunne riuscì a farsi seguire dalle navi Terraformer oltre il portale della Terra. Dopo che l’ultima nave Terraformer varcò l’orizzonte degli eventi del portale, questo venne distrutto. Il capitano R. Gunne fece lo stesso con il portale d’uscita nell’orbita di Taurus.

La Terra, anche se finalmente al sicuro, era ridotta in macerie e sconvolta da eventi climatici senza precedenti. Il conflitto, che durò per più di quattro anni e portò alla completa distruzione del pianeta Terra, provocò miliardi di morti umani. Al di là del portale distrutto, la battaglia era appena iniziata.

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Cronologia di X – 03 – Scoperta dei Portali

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Come già anticipato, è nell’anno 2022 che vengono formulate le basi teoriche per il funzionamento dei portali. Per i primi esperimenti con piccole singolarità occorrerà aspettare solo fino al 2024. Da questo anno e fino al 2036 i Terrestri continueranno a sperimentare la teoria dei portali, da prima con semplici oggetti a corta distanza, poi con la costruzione di una nuova base sulla luna, per arrivare infine a dispiegare dei portali nell’orbita della Terra e di Marte. Spinti dall’euforia, i Terrestri iniziarono un progetto ambizioso: mandare un portale su Alpha Centauri, un viaggio che durerà ben 78 anni.

Ormai la porta per le stelle era stata aperta.

Nell’anno 2041 il portale in orbita attorno alla Terra perde la connessione con quello in viaggio per Alpha Centauri. Il collegamento era necessario per mantenere un collegamento delle risorse necessarie al funzionamento del vascello che lo stava trasportando. La ricerca del portale disperso continuò per più di un anno quando, nel 2042, il portale della Terra si collegò ad un portale a grande distanza, non di natura umana. Continuando le ricerche si scoprì che quelle singolarità che per anni sono state scambiate per stelle di neutroni, buchi neri, buchi bianchi in realtà erano dei portali interstellari di origine aliena.

È giusto aprire a questo punto una prima parentesi nella storia. Come ben risaputo, gli Antichi hanno costruito i portali e non hanno mai fatto visita alla Terra. Con il lancio del portale per Alpha Centuari, i terrestri hanno involontariamente attirato l’attenzione di questi esseri. La teoria alla base dei portali e la loro costruzione, è il primo passo per diventare una civiltà di Primo livello. Dati i precedenti con gli Estranei, gli Antichi hanno da sempre un occhio di riguardo per l’ascesa delle nuove civiltà. Per questo motivo subito dopo la scoperta dei portali terrestri, gli Antichi hanno provveduto a rinchiudere gli umani, ritenuti una razza estremamente pericolosa e pericolosamente intelligente, all’interno di un vasto labirinto di portali privo di specie aliene intelligenti. Questa rete, tuttavia, non è ancora l’Universo di X che conosciamo; è solo una gabbia, una zona cuscinetto creata per contenere l’avanzata di una nuova pericolosa razza.

Mentre sulla Terra ormai tutti i conflitti andavano spegnendosi, le energie sprecate in stupide lotte vennero rapidamente utilizzate per mandare delle sonde nei vari portali alieni scoperti. Le sonde automatizzate diedero risultati molto promettenti, ma del tutto insoddisfacenti. L’unica soluzione era quella di una spedizione umana.

Nel 2043 venne fondato il Comando Spaziale Unito, o USC, con l’obiettivo di esplorare l’universo e difendere la Terra dagli attacchi alieni e, aspetto più importante, difendere gli alieni dalla xenofobia delle singole nazioni. La prima vera nave interstellare, costruita con l’intento di esplorare la rete di portali fu la USCSS Winterblossom. L’equipaggio era composta da dodici scienziati, comandati dall’astronomo Dr. René Farnham e l’astrofisico Dr. Peter Ondronov come primo ufficiale. Il resto dell’equipaggio era composto per lo più da biologi, geologi e medici.

Nel 2046 la Winterblossom iniziò il suo viaggio di esplorazione. La missione, pianificata della durata di un anno, durò ben due anni: a causa di numerosi imprevisti con i computer di bordo, la nave perse il contatto con la Terra e impiegò più tempo nel ritrovare la strada di casa. I rapporti mostrarono l’esistenza di una rete composta da centinaia di portali di origine aliena collegati a vari sistemi stellari, ma nessuna forma di vita intelligente o tracce dei costruttori di questi portali.

Dal 2048 al 2063 la storia segue un misto di espansione, preparazione di mezzi e navi da difesa e la costruzione di numerosi stazioni nell’orbita del pianeta Terra. Ormai la lingua più diffusa e ufficialmente utilizzata dai terrestri è una sorta di giapponese misto ad inglese. Ormai tutti i terrestri avevano solo un’idea in mente: abitare fuori dall’atmosfera terrestre.

Nel tentativo di voler facilitare questo esodo e volendo abitare su quei numerosi pianeti scoperti dalla USCSS Winterblossom, venne varato il progetto Terraformer: a partire dal 2066, con una scadenza di 3 anni, verranno costruite e lanciate nella rete di portali delle flotte di sei navi automatizzate con l’obiettivo di terraformare tutti i pianeti che incontreranno sul loro cammino. Il primo pianeta verrà reso abitabile dai Terraformer già nel 2079. Nel 2084, grazie all’evoluzione delle nanotecnologie e degli studi sulle Intelligenze Artificiali, viene varata la prima flotta Terraformer in grado di riprodursi e ripararsi in maniera autonoma, senza l’intervento esterno di una squadra di esseri umani.

Non avendo mai incontrato tracce aliene, l’USC possiede solamente 23 navi da guerra in pessime condizioni, male armate e inadatte al combattimento di cui solamente 5 sono pienamente funzionanti.

Nel 2099 sono circa dodici i pianeti resi simili alla Terra dall’opera delle prime tre flotte Terraformer. Il progetto Terraformer viene quindi terminato e nessuna altra flotta viene costruita, mentre viene avviato il progetto di colonizzazione dei nuovi pianeti. Il numero esatto di Terraformer presenti nell’universo non è conosciuto e molti continuano a riprodursi senza sosta. Attraverso l’uso di droni messaggeri e comunicazioni radio si cerca di richiamare sulla Terra i Terraformer esistenti.

L’interesse verso lo spazio è ormai in declino. I terrestri hanno solamente in mente di colonizzare i nuovi mondi e scoprire tutte le bellezze dell’universo. Lo spazio non è altro che un nuovo oceano da attraversare per iniziare una vita nuova. Nel 2115 il secondo portale creato dagli umani raggiunge Alpha Centauri e diventa pienamente operativo. Fatto interessante è che Alpha Centauri già possiede due portali alieni funzionanti. Il secondo pianeta del sistema di Alpha Centauri, chiamato “Taurus“, diventa in poco tempo la più grande colonia umana all’esterno del sistema solare con 100’000 coloni.

Pian piano, il ricordo dell’esistenza dei Terraformer svanisce.

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Cronologia di X – 02 – Conquista dello spazio

* Neil Armstrong, colui che aprì la porta dello spazio

* Cpt. Farnham, l’uomo che presentò le stelle all’umanità

* Nathan R. Gunne, colui che le riportò di nuovo via

Leggenda di Farnham, Prologo

Stavo scrivendo questo nuovo episodio, quando mi è tornata alla mente questa bellissima citazione scritta sulle ultime pagine del manuale di X2. Sostanzialmente, queste tre righe riassumono tutta la storia della Terra nell’Universo di X dal 1969 al 2146. Però, in questo episodio voglio soffermarmi solo sulla storia a noi più vicina, quella della conquista dello spazio.

I fatti narrati nella Cronologia di X, dopo i Tempi Antichi, saltano immediatamente alla storia moderna e contemporanea. La storia segue pari pari quella umana fino a circa il 1992. Gli anni più significativi che vengono citati sono il 1969, con la conquista dello spazio e lo sbarco sulla Luna, e per l’appunto il 1992, anno in cui il Prof. Eudgene Podkletnov e il Prof. Nieminen dell’Università di Tampere, in Finlandia, svolgono i loro esperimenti sulla gravità. Esperimenti tra l’altro veri e documentati. Perché citarli anche qui? Secondo la storia di X… lo scoprirete tra un mese meno due giorni.

Da qui in poi, inizia la storia creata da Helge T. Kautz. I libri di Helge e i giochi della Egosoft nascono attorno al 1998, anno più anno meno. Sfortunatamente, gli avvenimenti narrati sono molto simili a quelli che abbiamo vissuto anche noi. Anche la Terra di X ha subito una forte crisi economica, partita però dal Giappone: banche che crollano, crisi nelle borse, le stesse cose che abbiamo patito pure noi. La differenza sta nel fatto che questa crisi colpisce quasi esclusivamente il paese del Sol Levante, obbligando le sue genti a disperdersi in tutto il globo. Questo è un fattore chiave alla caratterizzazione dell’Universo di X, dove è molto marcata la presenza della lingua giapponese (famosissimo il “Baciamo il bastu!” dei Pirati).

Superata la crisi, il Giappone diventa la patria delle ricerche e della scienza dell’intero mondo. È qui che verranno scoperte le tecnologie per la manipolazione dei tunnel spaziali e la creazioni dei primi portali: sarà infatti uno studente giapponese di nome Ashizava Kazuko dell’Università di Tokyo a scoprire per puro caso le basi del funzionamento dei portali nell’anno 2022.

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