Cronologia di X – 14 – L’Oblio

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Il Dr. Marteen Wenters entrò in criostasi nel 2099 a bordo della nave Terraformer CPU #deff e sparì nelle profondità dell’universo, fino al 2932, 762NT quando la spedizione Jonferson-Nedhla scoprì la camera di ibernazione criogenica a bordo di una nave TF/CPU alla deriva nello spazio. Winters venne riportato in vita con successo e ritornò nella Comunità dei Pianeti con Jonferson. La Comunità dei Pianeti era appena uscita dalla Guerra del Commercio contro gli Yaki ed era entrata in crisi a causa di problemi di politica interna e di agitazioni economiche. Fu in quel contesto che Winters tentò di far ripartire il progetto Terraformer, ma senza successo: nessun governo della Comunità era disposto a sostenerlo. Per questo motivo Winters offrì i suoi servizi ai Beryll, un’organizzazione specializzata nel furto e nel commercio di tecnologia avanzata.

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A quei tempi i Beryll erano una branca del Sindacato Yaki e soprattutto erano molto mobili. Non disponevano di stazioni o basi, ma solo di punto di ritrovo, conosciuti dai clienti, e delle basi mobili. I Beryll, furono d’accordo nel fornire a Winters risorse illimitate in cambio della sua conoscenza e dell’accesso alla tecnologia Terraformer e Xenon. Questo accordo, oltre ad avere uno strepitoso successo, venne ritenuto illegale a livello universale. Per raggiungere i suoi sogni, Winters divenne un criminale.

Mentre le relazioni diplomatiche tra la Federazione Argon e la Terra, il governo Argon si vide costretto verso il 2940, 770NT a contattare Marteen Winters per ottenere un aiuto tecnologico: solamente una flotta Terraformer avanzata avrebbe potuto tenere testa alla tecnologia Terrestre. Sfortunatamente, lavorare con Winters significava lavorare con i Beryll. Anche se riluttante il Servizio Segreto Argon fu costretto a cedere parte delle operazioni sotto copertura nel Sistema Solare ai Beryll.

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Anche se l’idea originaria voleva essere solo una dimostrazione di forza, nella primavera del 2946, 776NT le preparazioni per l’invasione della Terra vennero completatote.  Sfruttando le ricerche sottratte ai Paranid durante il Conflitto Kha’ak, gli Argon costruirono una coppia di portali, posizionandone uno nel Sistema Solare e uno in una regione sconosciuta dello spazio, per far arrivare la propria flotta di Terraformer nel cuore dello spazio Terrestre e mantenere operative le linee di rifornimento. L’attacco avrebbe avuto inizio con una serie precisa di sabotaggi operati da un gruppo di agenti dei Servizi Segreti scelti. Sotto il comando del generale Split Neham t’Gllk iniziò l’offensiva contro la Terra. L‘attacco più devastante l’avrebbero compiuto gli agenti sotto copertura Saya Kho e Sherman Hiatudistruggendo completamente il Tours Aeternal il 5 Febbraio 2948 e perdendo la sua vita in un rimorso di coscienza: invece di porre fine alle diatribe e trascinare i governi ad un tavolo diplomatico, Saya fece scoppiare una delle guerre più devastanti della storia dell’Universo di X.

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Nel 2946, 776NT, quasi 900 anni dopo la prima, ebbe quindi inizio la Seconda Guerra Terraformer. Anche se i Terraformer impiegati non erano auto-coscienti, erano comunque equipaggiati con motori ad antimateria, armi avanzate e dispositivi di salto. Sfruttando le debolezze studiate per mesi nella rete di sicurezza Terrestre, i Terraformer iniziarono ad attaccare in più settori il Sistema Solare, minando le linee di produzione e le stazioni di difesa. Le flotte ATF e USC, anche se temprate da anni di attesa, si dovettero disperdere nell’intero Sistema Solare per rispondere ai numerosi attacchi. Due anni di guerra dopo, solamente il sacrificio del Tenente Colonnello Elena Kho avrebbe salvato il Sistema Solare. In una manovra simile a quella compiuta durante la Prima Guerra Terraformer dal Capitano Nathan R. Gunne, i Terraformer vennero trascinati attraverso un portale, aperto su un buco nero, e distrutti.

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Gli anni del Conflitto Terrestre e della Seconda Guerra Terraformer sono considerati gli anni più turbolenti per la Comunità dei Pianeti. Continuamente in lotta, con crisi economiche ovunque e politicamente fragili e con la costante pressione dei Terrestri a imporre le loro leggi, i governi della Comunità dei Pianeti si stavano indebolendo sempre di più.

Per sostenere lo sforzo bellico della Comunità dei Pianeti e del Sistema Solare, i relativi governi lanciarono in tutto l’universo delle operazioni minerarie. Nel 2946, 776NT la Federazione Argon scoprì quello che in futuro sarebbe diventato un settore chiave per la storia dell’Universo di X: Albion, un pianeta sull’orlo di un cataclisma planetario. Un anno dopo, i Terrestri avrebbero lanciato un’operazione mineraria verso un sistema solare sconosciuto ancora in formazione nell’orbita di una gigante rossa.

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Sfortunatamente, questa ricerca disperata di risorse avrebbe favorito il crescente potere delle Corporazioni. Plutarch Mining Corporation, Jonferco, Strong Arms sono solo alcune delle corporazioni che hanno iniziato a crescere alle spalle dei governi Argon e Split. Ignorando completamente la politica e le leggi di Terrestri e Argon, la Jonferco entrò in possesso di importanti tecnologie Terrestri cedendo alcune informazioni mediche Argon. Grazie a questo scambio iniziò il progetto Ipervie Jonferson Corporation. L’idea era molto semplice: sfruttare gli Acceleratori TransOrbitali Terrestri per accelerare gli spostamenti all’interno di un sistema solare e diventare indipendenti dai portali. Con le Ipervie si potevano facilmente esplorare interi sistemi invece di accontentarsi di orbite o lune collegate dai portali. I primi prototipi vennero costruiti ad Albion per accelerare la raccolta delle risorse.

E furono proprio queste risorse a richiamare l’attenzione della Plutarch Mining Corporation, che spostò la sua base operativa da Cintura d’Asteroidi, settore ormai spolpato da qualsiasi risorsa, ad Albion. Nello stesso settore arrivarono anche alcune fazioni minori come i Beryll che avevano scelto alcune zone remote del sistema come base operativa per le loro missioni.

Il potere delle corporazioni venne chiaro il 17 Dicembre  2947, 777NT qundo la rete di portali iniziò a cedere. Nel giro di pochi mesi, tutti i portali dell’Universo di X si sarebbero spenti.

All’inizio, alcuni portali nei territori Split si spensero di colpo, isolando interi pianeti dal resto dell’universo. In cerca di alleati nella sua lotta contro i Terrestri, il governo Argon diede il controllo del Multiportale Xenon alla Atreus. Il primo compito affidato alla Atreus era proprio quello di organizzare delle linee di rifornimento per i settori isolati della Famiglia Zyarth utilizzando appunto il Multiportale.

Lo spegnimento dei portali creò il panico in molte parti dell’universo, mentre alcuni vedevano questo evento come il segnale per agire. Stabilizzata la situazione nel Sistema Solare, anche se a prezzo del Torus e di molti morti, nel 2948, 778NT i Terrestri passarono al contrattacco. Sfruttando la stessa rete di contro-spionaggio della Federazione Argon, i Terrestri vennero a conoscenza della posizione di tutte le tecnologie rubate prima del conflitto. Tecnologie come prototipi, Segnali di Salto, Jumpdrive Afocali, fabbriche e catene di produzioni ma anche della posizione del Multiportale Xenon. I sabotaggi distrussero completamente le linee di rifornimento Argon e minarono la loro capacità di produzione, ma i Terrestri andarono oltre: presero il controllo anche del Multiportale. Con un’azione ben organizzata, i Terrestri sfruttarono un tentativo della Atreus di salvare dei prigionieri di guerra sfruttando il Multiportale. Invece di salvare i prigionieri, le navi Atreus nel Multiportale vennero attaccate e la stazione conquistata. Questa azione segnò l’entrata in guerra dei Boron, neutrali fino a quel momento, contro i Terrestri.

Anche la Strong Arms iniziò a prendere il sopravvento sulle varie famiglie Split. Indebolite, sempre in lotta tra di loro e senza la benché minima idea di un’economia, le famiglie Split si rivolsero alla Strong Arms per i rifornimenti di navi, armi e munizioni. Addirittura, la Strong Arms venne ingaggiata per recuperare la sposa del generale della Famiglia Rhy, scappata prima del matrimonio. Durante le operazioni di ricerca, successe un incidente ad un prototipo Strong Arms. Il Jumpdrive della nave entrò in conflitto con i sistemi di navigazione compiendo un salto afocale nel buio. La nave giunse in un cimitero Xenon, un enorme zona di detriti Terraformer. Al suo ritorno il pilota parlò dello scambio automatico di informazioni con un ricognitore Xenon e di come centinaia di incrociatori Xenon fossero stati ammassati e preparati per compiere un assalto contro l’Universo di X. Mentre si credeva che gli Xenon fossero stati sconfitti nel secondo Conflitto Xenon, in realtà si stavano solo adattando alle nuove tattiche di combattimento e sviluppando nuove devastanti armi.

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La notizia non venne presa in considerazione dalle fazioni coinvolte nella guerra. Solamente quando gli Xenon iniziarono ad attaccare i settori di Sole Nero e Segaris con centinaia di navi, aprendo un nuovo fronte comune, vennero instaurati dei negoziati per la dichiarazione di un cessate-il-fuoco. I negoziati vennero sabotati da degli agenti Beryll e le trattative non andarono a buon fine. La guerra ormai era aperta su due fronti: da una parte Terrestri contro le razze della Comunità dei Pianeti, dall’altra gli Xenon contro Terrestri e Argon su due fronti distinti.

I negoziati risultarono duplicemente inutili. Indipendentemente dall’esito, i portali si sarebbero spenti qualche giorno dopo. Tutti i collegamenti, i commerci, le comunicazioni, le alleanze, le federazioni planetarie, gli accordi cessarono di esistere e l’intera galassia cadde nel caos più silenzioso che sia mai esistito. Ebbe inizio uno dei periodi più oscuri della storia: l’Oblio.

Nel 2971, 801NT dei droni messaggeri partiti da Terra Paranid arrivarono a Nishala, pianta natale dei Boron, e su Terra Argon. I Paranid riuscirono in un qualche modo a triangolare la reale posizione di questi pianeti delle altre razze. Anche se ancora senza portali, i droni messaggeri permisero una comunicazione tra le razze.

Nacque così l’Alleanza delle parole.

Cronologia di X – 05 – L’Universo di X

IL 17 Dicembre 2146, nel pieno della guerra contro i Terraformer, durante un combattimento, la USCSS Dragonfyre notò una nave sconosciuta precipitare nel sistema di Proxima Centauri. Improvvisamente tutti i portali di origine aliena si spensero. Il giorno dopo ritornarono a funzionare improvvisamente, ma tutte le carte galattiche e le esplorazioni erano ormai inutili: i portali conducevano a sistemi stellari completamente diversi. Data la guerra in corso, questo evento non ebbe mai il peso che si meritava.

Grazie ai danni compiuti dai Terraformer, i piani degli Antichi, dopo essere stati messi in pericolo dalla costruzione dei Portali Terrestri, possono riprendere il loro corso. I piani degli Antichi coincidono con il voler creare una comunità di specie lavoratrici capaci di sopravvivere da sole, includendovi anche i Terraformer. L’unica scelta possibile per realizzare questa idea era quella di riconfigurare la rete di portali in un circolo chiuso, comprendente i pianeti natali delle specie che i Terraofrmer incontrarono negli ultimi 80 anni. Questo è il giorno della nascita dell’Universo di X.

Con la distruzione della portale per la Terra nel 2149, il Capitano Nathan Ridley Gunne aveva spostato la battaglia lontano dal suo pianeta natale, ma nel contempo aveva minacciato tutte le nuove colonie. Il pianeta Taurus, in orbita attorno ad Alpha Centauri, venne preso di mira dai rimasugli della flotta Terraformer: dei 100’000 coloni solamente 20’000 sopravvivono. Anche se a carissimo prezzo, il Capitano Nathan R. Gunne dimostrò una cosa fondamentale: i Terraformer possono essere battuti, per ora.

Nel 2170, quando ormai era diventato chiaro che il rientro sulla Terra per i coloni era diventato impossibile, il governo provvisorio instaurato nei nuovi pianeti decise di cancellare dagli archivi i riferimenti al pianeta di origine e di iniziare una nuova era: il 2170 diventa quindi l’anno zero del Nuovo Tempo.

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Nel 2184, 14NT, a 12 salti dal pianeta Taurus venne scoperto un sistema con un pianeta molto simile alla Terra. Il sistema venne ribattezzato Sonra e il pianeta, essendo nella quarta orbita, Sonra-4, chiamato anche semplicemente “il quarto“.

Nel 2215, 45NT all’età di 93 anni Nathan R. Gunne morì e con lui anche il ricordo dell’esistenza della Terra. Solo un piccolo gruppo di discepoli dedicati alla storia conoscevano la verità. Per onorare la memoria dell’uomo che salvò l’umanità, il pianeta Sonra-4 venne rinominato R. Gunne e, in seguito alla naturale evoluzione della lingua, tutti lo chiamavano semplicemente “Argon“. Nel 2270, ovvero 100 anni dalla distruzione del portale per la Terra, il governo degli umani in esilio, ormai divenuto una Federazione, viene spostato da Taurus ad Argon, che prese il nome di Terra Argon.

Traumatizzati dagli eventi della distruzione del proprio pianeta natale, gli umani iniziarono a diventare sospettosi e xenofobi nei confronti di qualsiasi cosa oltrepassasse i portali attorno ai loro pianeti. Ogni oggetto o nave sconosciuta che varcava il loro spazio prendeva automaticamente il nome di “Xenomorfo” e per la necessità dei piloti da combattimento di comunicare rapidamente, la parola venne troncata in “Xenon“. Dal 2146, l’umanità non era più l’unica razza ad utilizzare i portali.

Nel 2300, 130NT ci fu il primo contatto con una specie aliena. La razza fu rapidamente chiamata Paranid, anche se presto si diffuso lo scherno dei “Tre Occhi”. Dopo essere riusciti a comunicare, le due razze firmarono trattati di commercio e libero scambio di informazioni traendo grandi vantaggi gli uni dagli altri.

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Nel 2330, 160NT aumentarono gli avvistamenti di navi xenomorfe, non Paranid, nei confini della Federazione Argon. Negli anni che seguirono questa data furono fatti numerosi tentativi per provare a comunicare con queste navi Xenomorfe, tentando la via compiuta con i Paranid, ma senza successo. Gli scontri invece aumentavano. I militari erano fortemente convinti che queste navi appartenessero ai resti della flotta Terraformer proveniente dalla Terra i quali, nascosti ai confini dello spazio conosciuto, i sono adattati ed evoluti per eliminare gli Argon. Il termine Xenon, usato prima indistintamente per ogni alieno, ora viene irrimediabilmente connesso a questi nuovi Terraformer.

Nel 2372, 202NT lo studente di storia Martinus Sandas crea la fondazione “verità sulla Terra, un gruppo formato da tre storici praticamente inascoltati da chiunque.

Nel 2376, 206NT la bisnipote di Nathan R. Gunne, Nyana Gunne, trova dei vecchi diari del suo bisnonno riguardanti gli avvenimenti della distruzione del portale per la Terra. Nello stesso anno, Martinus Sandas e Nyanna Gunne si incontrano, scoprendo numerose affinità tra i loro interessi. Nel 2377, 207NT i due riescono ad acquistare una nave vecchia di 250 anni e ad iniziare un viaggio alla ricerca del portale per la Terra. Nyana battezza la nave con il nome di AP Gunner, in onore al suo bisnonno, e l’equipaggio prende il nome di “Gunners“.

Nel 2381, 211NT, l’AP Gunner trova il secondo portale costruito dai terrestri e distrugge i suoi impianti di alimentazione interna. Viene anche applicata una targa commemorativa spiegando chi ha compiuto questo atto e il motivo per cui il portale è stato disabilitato. Grazie a questa missione, la “fondazione sulla verità della Terra” supera i 100 membri. Per recuperare tutte le notizie riguardanti la Terra viene aperto un nuovo file: “Il libro delle Verità. Lo stesso cambiamento linguistico capitato al nome del bisnonno colpì il gruppo della nipote: i Gunners iniziarono a farsi chiamare Goner.

Sempre in quest’anno gli attacchi Xenon diventano più aggressivi e distruttivi. La Federazione Argon decide di prepararsi alla guerra contro gli invasori, decisi inconsciamente a vendicare il proprio pianeta natale.

Cronologia di X – 04 – Conflitto Terraformer

Quanto il progetto Terraformer venne concluso, più di un milione di persone si mossero dalla Terra per colonizzare i nuovi mondi preparati dalle macchine per la vita degli umani. La maggior parte dei coloni si insediò su quattro pianeti in particolare: Taurus, Perfect X, Sonra 4 e Aldrin.

Il progetto Terraformer venne varato per rendere abitabile quelle centinaia di mondi scoperti dalla USCSS Winterblossom. Anche se molti mondi erano perfettamente abitabili, sovente non potevano sopportare le forme di vita terrestri: spesso l’atmosfera era colma di tossine o irrespirabile, altri erano con un’instabilità geologica con faglie molto superficiali e altri ancora erano ai limiti della sopravvivenza umana. L’idea era appunto quella di rendere abitabili i pianeti prima dell’arrivo dei coloni tramite diversi metodi di terraformazione.

Dato che ogni pianeta era unico e i processi di terraformazione convenzionali sono lenti, basti pensare alle cupole geodetiche di Marte, pianeta colonizzato ormai da secoli ma ancora per la maggior parte inospitale, venne fatta una proposta per accelerare i lavori: costruire delle flotte automatizzate e autosufficienti capaci di adattarsi ai problemi e terraformare i pianeti in tempi minimi. Fornendo loro la capacità di estrarre ed elaborare risorse, non avrebbero richiesto l’uso di rifornimenti o di portali per le risorse, mentre avrebbero avuto la possibilità di costruire loro le future città per gli umani. Il documento da più di mille pagine che racchiudeva l’intero progetto venne intitolato semplicemente “Terraformer“.

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Le flotte vennero prodotte una per una. Ogni flotta comprendeva una Nave Madre Terraformer o semplicemente Nave CPU, cuore delle operazioni e custode dell’AGI – Intelligenza Artificiale Generale – che le permetteva di risolvere i problemi e impartire ordine ai sottoposti, e da alcune navi appoggio, comprendenti le navi più grandi per la manipolazione di corpi celesti come asteroidi o comete e piccoli droni da lavoro, chiamati anche Droni Assemblatori.

Poiché la prima Nave CPU, chiamata #0001 era ancora un prototipo e non era in grado di compiere operazioni come raccogliere risorse e replicare nuove navi, le venne assegnato un piccolo equipaggio per testarla e supervisionarla. Il 26 maggio 2066 la Prima Flotta lasciò il Sistema Solare in direzione del priomo pianeta scelto per la terraformazione, Taurus, che venne reso abitabile in soli 14 anni. 

La Seconda Flotta, invece, era perfettamente autonoma e capace di replicarsi. Ogni flotta successiva alla prima sarebbe stata costituita da 256 navi CPU Terraformer, 8192 navi robotiche e oltre 200 milioni di droni, tutte utilizzate per terraformare un pianeta. La seconda flotta partì l’11 settembre 2084, in direzione di un secondo pianeta simile alla Terra: Aldrin. Anche questa secondo flotta era dotata di un equipaggio umano con l’unico scopo di osservare i Terraformer e anche in questo caso la terraformazione è stata sorprendentemente rapida: soli 6 anni.

Dopo i primi rapidi successi, molte persone sulla Terra si mossero per l’abolizione del progetto Terraformer in difesa delle forme di vita nella galassia, messe a rischio dall’efficienza di queste navi automatizzate. I matematici e i programmatori dei software utilizzati dai Terraformer corsero subito ai ripari dimostrando come la deriva degli obiettivi, ovvero i cambiamenti della programmazione iniziale causati dall’evoluzione delle macchine, nelle AGI fosse altamente probabile ma solamente nel corso di milioni di anni. Uno dei sostenitori più forti del progetto era il Dr. Marteen Winters, Capo Progetto tra il 2096 e il 2098 della Terza Flotta identificata dalla sigla #deff.

I suoi sforzi furono vanificati nel 2099 quando il Governo Mondiale decise di cancellare il progetto. Tale ordine includeva anche l’eliminazione di tutte le navi Terraformer già create. Sfortunatamente, nei Terraformer di ultima generazione non venne implementato alcun protocollo di auto-distruzione. Venne quindi scritto rapidamente un aggiornamento per il software delle navi già prodotte con lo scopo di aggiungere questo protocollo. Il software fu distribuito a tutte le navi raggiungibili mediante l’uso di droni messaggeri, onde radio e auto-diffusione tra le navi di una flotta Terraformer. Per raggiungere le unità più lontane, l’aggiornamento avrebbe impiegato 25 anni.

Winters, contrario per principio all’autodistruzione, intercettò e modificò il codice dell’aggiornamento prima che potesse infettare l’ultima nave CPU della Terza Flotta:  #deff. Ignorando gli ordini superiori, tracciò una rotta per lo spazio profondo e accese i propulsori principali della nave. Anche se il Governo Mondiale mandò una nave a distruggere l’ultima Nave CPU, Winters riuscì a salvarsi dall’abbordaggio preparando un’imboscata a bordo. La Nave CPU #deff fuggì nello spazio profondo.

Con il passare del tempo, l’esistenza dei Terraformer cadde nel dimenticatoio dei libri di storia e nessuno si chiese mai cosa fosse successo a quelle sei flotte ormai sparpagliate nell’universo e irraggiungibili. Fino a quarant’anni dopo.

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Il 2 gennaio 2145 il portale della Terra si attivò e una flotta di sei Navi CPU Terraformer evolutesi nel corso del tempo comparvero nell’orbita della Terra. Le navi erano praticamente irriconoscibili. Rapidamente si scoprì che le navi non appartenevano alla seconda flotta, ma ai suoi discendenti. Le navi Terraformer, plasmate dal tempo, si erano adattate a qualsiasi problematica incontrata nel loro pellegrinaggio. Grazie agli aggiornamenti software ricevuti, le loro AGI hanno ricevuto le basi con cui costruire una propria intelligenza, in modo da poter risolvere ogni situazione. Niente del loro obiettivo era cambiato: lo scopo dei Terraformer era quello di terraformare pianeti per gli umani. Il problema è che non importa se un pianeta era già abitato dagli umani, loro dovevano adempiere ai loro obiettivi. Addirittura, dopo un tentativo di attacco portato dalle malridotte navi del Comando Spaziale Unito, le navi Terraformer non solo cercarono di difendersi, ma passarono anche al contrattacco: il degrado degli obiettivi aveva permesso a delle navi non armate e incapaci di combattere di imparare capacità strategiche. Il degrado degli obiettivi era andato oltre le peggiori aspettative. Non avendo delle vere e proprie armi a disposizione, i Terraformer iniziarono a deviare verso la Terra gli asteroidi. Il più grande di loro, circa un chilometro di diametro, colpì il Centro America con una forza paragonabile a quella che causò l’estinzione dei dinosauri 65 milioni di anni fa.

Tra le poche navi terrestri rimaste vi era l’ammiraglia, la USCSS Dragonfyre comandata dall’esperto di ricerca e salvataggio Nathan Ridley Gunne. L’unico modo per salvare la Terra consisteva nell’allontanare le navi Terraformer. Costruendo un nucleo AGI indipendente e causando un conflitto con il nucleo AGI Terraformer, il capitano R. Gunne riuscì a farsi seguire dalle navi Terraformer oltre il portale della Terra. Dopo che l’ultima nave Terraformer varcò l’orizzonte degli eventi del portale, questo venne distrutto. Il capitano R. Gunne fece lo stesso con il portale d’uscita nell’orbita di Taurus.

La Terra, anche se finalmente al sicuro, era ridotta in macerie e sconvolta da eventi climatici senza precedenti. Il conflitto, che durò per più di quattro anni e portò alla completa distruzione del pianeta Terra, provocò miliardi di morti umani. Al di là del portale distrutto, la battaglia era appena iniziata.

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Cronologia di X – 03 – Scoperta dei Portali

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Come già anticipato, è nell’anno 2022 che vengono formulate le basi teoriche per il funzionamento dei portali. Per i primi esperimenti con piccole singolarità occorrerà aspettare solo fino al 2024. Da questo anno e fino al 2036 i Terrestri continueranno a sperimentare la teoria dei portali, da prima con semplici oggetti a corta distanza, poi con la costruzione di una nuova base sulla luna, per arrivare infine a dispiegare dei portali nell’orbita della Terra e di Marte. Spinti dall’euforia, i Terrestri iniziarono un progetto ambizioso: mandare un portale su Alpha Centauri, un viaggio che durerà ben 78 anni.

Ormai la porta per le stelle era stata aperta.

Nell’anno 2041 il portale in orbita attorno alla Terra perde la connessione con quello in viaggio per Alpha Centauri. Il collegamento era necessario per mantenere un collegamento delle risorse necessarie al funzionamento del vascello che lo stava trasportando. La ricerca del portale disperso continuò per più di un anno quando, nel 2042, il portale della Terra si collegò ad un portale a grande distanza, non di natura umana. Continuando le ricerche si scoprì che quelle singolarità che per anni sono state scambiate per stelle di neutroni, buchi neri, buchi bianchi in realtà erano dei portali interstellari di origine aliena.

È giusto aprire a questo punto una prima parentesi nella storia. Come ben risaputo, gli Antichi hanno costruito i portali e non hanno mai fatto visita alla Terra. Con il lancio del portale per Alpha Centuari, i terrestri hanno involontariamente attirato l’attenzione di questi esseri. La teoria alla base dei portali e la loro costruzione, è il primo passo per diventare una civiltà di Primo livello. Dati i precedenti con gli Estranei, gli Antichi hanno da sempre un occhio di riguardo per l’ascesa delle nuove civiltà. Per questo motivo subito dopo la scoperta dei portali terrestri, gli Antichi hanno provveduto a rinchiudere gli umani, ritenuti una razza estremamente pericolosa e pericolosamente intelligente, all’interno di un vasto labirinto di portali privo di specie aliene intelligenti. Questa rete, tuttavia, non è ancora l’Universo di X che conosciamo; è solo una gabbia, una zona cuscinetto creata per contenere l’avanzata di una nuova pericolosa razza.

Mentre sulla Terra ormai tutti i conflitti andavano spegnendosi, le energie sprecate in stupide lotte vennero rapidamente utilizzate per mandare delle sonde nei vari portali alieni scoperti. Le sonde automatizzate diedero risultati molto promettenti, ma del tutto insoddisfacenti. L’unica soluzione era quella di una spedizione umana.

Nel 2043 venne fondato il Comando Spaziale Unito, o USC, con l’obiettivo di esplorare l’universo e difendere la Terra dagli attacchi alieni e, aspetto più importante, difendere gli alieni dalla xenofobia delle singole nazioni. La prima vera nave interstellare, costruita con l’intento di esplorare la rete di portali fu la USCSS Winterblossom. L’equipaggio era composta da dodici scienziati, comandati dall’astronomo Dr. René Farnham e l’astrofisico Dr. Peter Ondronov come primo ufficiale. Il resto dell’equipaggio era composto per lo più da biologi, geologi e medici.

Nel 2046 la Winterblossom iniziò il suo viaggio di esplorazione. La missione, pianificata della durata di un anno, durò ben due anni: a causa di numerosi imprevisti con i computer di bordo, la nave perse il contatto con la Terra e impiegò più tempo nel ritrovare la strada di casa. I rapporti mostrarono l’esistenza di una rete composta da centinaia di portali di origine aliena collegati a vari sistemi stellari, ma nessuna forma di vita intelligente o tracce dei costruttori di questi portali.

Dal 2048 al 2063 la storia segue un misto di espansione, preparazione di mezzi e navi da difesa e la costruzione di numerosi stazioni nell’orbita del pianeta Terra. Ormai la lingua più diffusa e ufficialmente utilizzata dai terrestri è una sorta di giapponese misto ad inglese. Ormai tutti i terrestri avevano solo un’idea in mente: abitare fuori dall’atmosfera terrestre.

Nel tentativo di voler facilitare questo esodo e volendo abitare su quei numerosi pianeti scoperti dalla USCSS Winterblossom, venne varato il progetto Terraformer: a partire dal 2066, con una scadenza di 3 anni, verranno costruite e lanciate nella rete di portali delle flotte di sei navi automatizzate con l’obiettivo di terraformare tutti i pianeti che incontreranno sul loro cammino. Il primo pianeta verrà reso abitabile dai Terraformer già nel 2079. Nel 2084, grazie all’evoluzione delle nanotecnologie e degli studi sulle Intelligenze Artificiali, viene varata la prima flotta Terraformer in grado di riprodursi e ripararsi in maniera autonoma, senza l’intervento esterno di una squadra di esseri umani.

Non avendo mai incontrato tracce aliene, l’USC possiede solamente 23 navi da guerra in pessime condizioni, male armate e inadatte al combattimento di cui solamente 5 sono pienamente funzionanti.

Nel 2099 sono circa dodici i pianeti resi simili alla Terra dall’opera delle prime tre flotte Terraformer. Il progetto Terraformer viene quindi terminato e nessuna altra flotta viene costruita, mentre viene avviato il progetto di colonizzazione dei nuovi pianeti. Il numero esatto di Terraformer presenti nell’universo non è conosciuto e molti continuano a riprodursi senza sosta. Attraverso l’uso di droni messaggeri e comunicazioni radio si cerca di richiamare sulla Terra i Terraformer esistenti.

L’interesse verso lo spazio è ormai in declino. I terrestri hanno solamente in mente di colonizzare i nuovi mondi e scoprire tutte le bellezze dell’universo. Lo spazio non è altro che un nuovo oceano da attraversare per iniziare una vita nuova. Nel 2115 il secondo portale creato dagli umani raggiunge Alpha Centauri e diventa pienamente operativo. Fatto interessante è che Alpha Centauri già possiede due portali alieni funzionanti. Il secondo pianeta del sistema di Alpha Centauri, chiamato “Taurus“, diventa in poco tempo la più grande colonia umana all’esterno del sistema solare con 100’000 coloni.

Pian piano, il ricordo dell’esistenza dei Terraformer svanisce.

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